Ospite di Eleonora Daniele a “Storie Italiane” per promuovere la sua autobiografia dal titolo “Anatomia di un cuore selvaggio”, Asia […]
Ospite di Eleonora Daniele a “Storie Italiane” per promuovere la sua autobiografia dal titolo “Anatomia di un cuore selvaggio”, Asia Argento ripercorre la sua infanzia difficile e il tormentato rapporto con la madre, l’attrice Daria Nicolodi, scomparsa lo scorso 26 novembre.
“Prima che morisse ho potuto darle l’ultimo abbraccio. Mi sentivo impotente – racconta senza riuscire a trattenere le lacrime – È stato come vederla morire al rallentatore, per me è stato straziante. Da piccola mi picchiava. Lo ha fatto fino a quando ho compiuto 14 anni (…) Non sono nata forte. Sono diventata più sicura di me solo intorno ai 40 anni (…) Se potessi tornare indietro, non sarei in grado di cambiare in alcun modo il corso degli eventi, sarei sempre indifesa”.
“Quando mi picchiava fingevo di essere morta, come fanno i serpenti per non essere mangiati aggiunge – Ora che non c’è più, mi mancano i suoi baci. Chi ha la mamma non trema. Io, che non ce l’ho più, tremo di continuo. È grazie a lei che ho imparato a mia volta ad essere mamma (…) Anche di recente a volte mi attaccava e io reagivo. Forse, però, sarebbe stato meglio non reagire più e darle sempre ragione”.
Asia Argento ricorda anche la sorella Anna, morta in un incidente stradale nel 1994: “Era una ragazza straordinaria. Vorrei che i miei figli avessero conosciuto la zia Anna (…) Mia madre ha sofferto tanto per la sua morte, non c’è cosa più dolorosa della perdita di un figlio”.
E riguardo ai suoi figli confessa: “Non è stato facile crescerli da sola. Questo ha cambiato il senso della mia esistenza. Un tempo ero una persona più egoista: da quando sono diventata mamma, invece, le mie priorità sono cambiate”.
Nel finale, un riferimento a Fabrizio Corona con cui in passato ha avuto un breve e turbolento flirt. Di recente, i due si sono riavvicinati. “Anche lui, come me, ha sofferto tanto nella vita – dice l’attrice – Non c’è nessun ritorno di fiamma, ma voglio molto bene a lui e alla sua famiglia”.
