All’interno della casa del “Grande Fratello Vip” tra i concorrenti più forti che potrebbero arrivare dritti in finale, forti anche […]
All’interno della casa del “Grande Fratello Vip” tra i concorrenti più forti che potrebbero arrivare dritti in finale, forti anche del sostegno del pubblico a casa, figura anche Dayane Mello. La modella brasiliana piace perché non esita a dire quello che pensa in faccia alle persone, per il suo essere completamente senza filtri. Allo stesso tempo, però, viene additata come falsa, incoerente e come una che manovra le persone a proprio piacimento per poi disfarsene senza farsi scrupoli (vedi Rosalinda, ndr.). Dietro l’apparente forza della Mello (mamma di una bambina, Sofia, nata dalla relazione con il modello Stefano Sala, ndr.) si celano delle fragilità e delle carenze legate alla sua infanzia terribile.
“A 16 anni ho provato ad uccidermi”
Nelle scorse ore, la brasiliana ha confidato al coinquilino Mario Ermito di aver tentato il suicidio in passato. “A 16 anni ho provato a togliermi la vita, ho preso tutte le medicine di mia nonna e le ho ingoiate – ha raccontato – Ero arrivata a un punto in cui non volevo più vivere, guardavo le macchine e aspettavo il coraggio di buttarmi. La psicologa mi ha detto ‘Dayane, tu devi sentire il dolore, non scappare dal tuo dolore’. Allora cosa ho iniziato a fare? Ho cominciato a scrivere tutta la mia storia, la mia infanzia, le cose che mi hanno fatta sentire felice. Quando Sofia andava dal papà, io scrivevo mentre piangevo in una stanza al buio”.
“Non riuscivo più a sentirmi felice”
“Poi è ricapitato. ‘Che vita difficile’, ma anche pensare di morire e voglia di non vivere più. Proprio non volevo più vivere, volevo cercare di andarmene – ha aggiunto – Mi sono detta ‘tanto se la vita è questa ed è così difficile’… Stavo già in Italia e avevo Sofia, 2-3 anni fa. Sono arrivata a questo pensiero perché tutti i miei dolori, le mie tristezze, le mie mancanze, mi sono venuti addosso. Prima ero concentrata sui viaggi, sul lavoro, sul mio ruolo di mamma, sull’essere una donna indipendente che non aveva bisogno di nessuno. Poi mi sono chiesta ‘Che vita è? Chi si prende cura di me? Chi mi dà consigli? Chi mi offre una spalla su cui piangere? Perché mi sento così sola in questo mondo con una responsabilità immensa?’. Ho passato un anno davvero difficile, sono diventata madre, ero molto depressa, ero molto triste, aprivo la finestra e vedevo tutto buio. Mi sono staccata dalla famiglia di Stefano perché pensavo fossero troppo invadenti, vedevo il problema negli altri ma non vedevo il mio. Mi chiedevo ‘Che ca**o sta succedendo che non riesco più a sentirmi felice?’”.
“Adesso quando arriva il temporale mi piace anche guardarlo”
“Adesso è bello perché una volta che il dolore lo senti domani è un altro giorno, perché lo hai sentito, non l’hai trascurato – ha concluso – A volte ho voglia di saltare, correre, urlare… è una felicità che abbonda dentro di me. Da dieci anni qua in Italia, ero sola, avevo due amiche, oggi esco con tante persone che mi vogliono bene e che io amo, questa sensazione d’amore è la prova. Non siamo amici, ci amiamo! È questo per me è ciò che conta. Adesso arriva il temporale di nuovo, ma a me piace anche guardare il temporale capisci? E’ tutti così strano, una follia”.
