Il dolore di Francesco Renga: "E' uno strazio che non ti lascia mai, sono giorni allucinanti" - Perizona Magazine

Il dolore di Francesco Renga: “E’ uno strazio che non ti lascia mai, sono giorni allucinanti”

Daniela Vitello

Il dolore di Francesco Renga: “E’ uno strazio che non ti lascia mai, sono giorni allucinanti”

| 01/11/2020

Due settimane fa, Francesco Renga ha perso il padre Salvatorico. Affetto da Alzheimer, l’anziano è morto a 91 anni in […]

Due settimane fa, Francesco Renga ha perso il padre Salvatorico. Affetto da Alzheimer, l’anziano è morto a 91 anni in una Rsa nel Bresciano. Capelli lunghi, barba incolta e un velo di tristezza sugli occhi, il cantante ha parlato del genitore in un’intervista a “Verissimo”.

“Mio padre ha nominato mia madre fino alla fine”

“Papà era di origine sarde ed è un uomo incredibile che ha fatto una bella vita – ha raccontato – Se ne è andato pochi giorni fa e aveva 91 anni. Non era un ragazzino, però era veramente stanco. Aveva una malattia tremenda che è l’Alzheimer che lo aveva allontanato da tutto. L’unica cosa che ha ricordato fino all’ultimo è stata mia madre Jolanda, l’ha nominata fino alla fine. Prima ti parlavo del ‘pudore del dolore’: ecco, io penso che questa cosa vada superata. Questi sono giorni allucinanti in cui ti sembra che il tempo si sia fermato e non vedi altro che quello strazio che non ti lascia mai. E non ti lascerà mai, ma ti abituerai a conviverci. Tirarlo fuori è un modo per viverci meglio. Perché questo è quello che vorrebbero i nostri genitori, ovvero la nostra felicità”.

“Oggi i tuoi consigli sono preziosi, sei molto utile”, ha commentato Silvia Toffanin a lutto per la scomparsa della madre Gemma (LEGGI QUI).

“Mio padre è stato l’esempio della mia vita”

“Cosa mi ha insegnato mio padre? Lui è stato l’esempio della mia vita – ha dichiarato – E’ quello che mi ha fatto capire prima di tutto dove stava il bene e dove stava il male, qual era l’onestà e qual era la disonestà. I capisaldi della mia esistenza sono quelli che lui mi ha trasmesso attraverso il suo esempio. E questo lo faccio con miei figli”.

“Ecco perché mi sono fatto crescere i capelli”

Renga ha spiegato il motivo per cui si è fatto crescere i capelli. Il suo è un segno di protesta.”Mi ero ripromesso di non tagliarli fino a quando i lavoratori dello spettacolo non avessero avuto delle soluzioni – ha detto – e sono in attesa di conoscere cosa ne sarà di loro; nessuno si sta preoccupando di tutte queste persone, che non lavorano da mesi”.

“Durante il lockdown Brescia era spaventosa e mi mancavano i miei figli”

“Ho vissuto il lockdown a Brescia, una delle città più colpite, e l’ho vissuto male – ha ricordato – c’è una sensazione di allarme costante che viviamo ancora oggi e pesa il fatto di non riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel. Ho la fortuna di poter esprimere quello che sento scrivendo musica, ma mi manca la condivisione. Brescia era spaventosa in quei giorni, sono contento che il brano Angelo abbia avuto una nuova lettura associata alle immagini della città deserta. Mi sono mancati molto i miei figli, sapevo che erano al sicuro (con la madre Ambra Angiolini, ndr.), ma percepisci ancora di più la sensazione del distacco in questa situazione di emergenza”.

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