Buon compleanno Fiorello, vita e amori del 60enne più amato d’Italia - Perizona Magazine

Buon compleanno Fiorello, vita e amori del 60enne più amato d’Italia

Daniela Vitello

Buon compleanno Fiorello, vita e amori del 60enne più amato d’Italia

| 16/05/2020

Rosario Tindaro Fiorello, questo il nome completo all’anagrafe dello showman più vulcanico d’Italia, taglia il traguardo dei 60 anni. “Vorrei […]

Rosario Tindaro Fiorello, questo il nome completo all’anagrafe dello showman più vulcanico d’Italia, taglia il traguardo dei 60 anni. “Vorrei invecchiare. Ma purtroppo non ci riesco”, disse tre anni a “Vanity Fair” in occasione del suo 57esimo compleanno. Effettivamente se non fosse per quei capelli sale e pepe che lo rendono ancora più affascinante, sarebbe difficile indovinare la sua età.

Nato a Catania il 16 maggio 1960 da mamma Rosaria e papà Nicola, primo di quattro fratelli (Anna, Catena, Beppe), prima di irrompere in tv con il suo inconfondibile codino e far cantare tutti in piazza con il “Karaoke”, il mattatore siciliano ha iniziato dai villaggi turistici. Una lunga gavetta che lo ha portato a diventare lo showman più famoso d’Italia.

“Dopo aver venduto le verdure in mezzo alla via – confidò a “Vanity Fair – aver fatto il muratore, il meccanico e anche il telefonista in una ditta di pompe funebri, il villaggio era un bel salto. Quelli che mi vogliono denigrare dicono ‘viene dai villaggi’. Ma io so che se non ci fosse stato il prima, non ci sarebbe stato neanche il dopo. Il villaggio è stata la mia scuola”.

Sul palcoscenico Fiorello si è sempre sentito a suo agio. La prima volta che ne calcò uno aveva 6 anni. Per lui fu una vera e propria folgorazione al punto che da quel momento non poté farne più a meno. “Mi ricordo che cadde il lenzuolo davanti e vidi il pubblico. Sentii per la prima volta l’applauso e dissi ‘Che bello’. Questo deve essere stato l’imprinting. Ho detto ‘questa cosa la voglio ripetere’ e sono sempre stato alla ricerca dell’applauso”, raccontò a Raffaella Carra.

Prima della tv arriva la radio, passione ereditata dal padre. “Mio padre era radiomarconista e telegrafista della Guardia di Finanza, spesso mi portava con sé e mi piaceva stare in sala radio con lui. La radio è sempre stata nel mio destino”, svelò a Raffa. La morte del padre sopraggiunta nel 1990 mentre lo showman si trovava al “Festival di Sanremo” come inviato per Radio Deejay è una ferita incancellabile.

“Mio padre quando se ne è andato aveva l’età che ho io oggi – disse – E’ stata una cosa fulminante ed è per questo che per me Sanremo è stata sempre una roba brutta. Ogni volta che io vedo la scritta Sanremo e vedo il mare di Sanremo, mi riporta indietro a quella tragedia. Se ne andò in un giorno di festa, a Carnevale, stava ballando con mia madre. Poi non c’era modo di comunicare, chiamavo a casa e non mi rispondeva nessuno. Quando un parente rispose e mi disse: ‘Tuo padre è stato male’, avevo già capito tutto e ho risposto: ‘Ditemi come è morto’. Dopo sono partito da Sanremo per dare la notizia a mio fratello, Beppe, che lavorava in Valle d’Aosta. Sono partito di notte, da solo, in macchina e gli ho raccontato quello che era successo”.

Il ricordo del padre lo salvò dai vizi che abbracciò una volta sbarcato a Milano. “’Sono un cretino – mi sono detto – che ca*** sto facendo?’. Ammisi l’uso di cocaina perché non ce la facevo ad andare avanti con quello scheletro nell’armadio e dovevo levarmi il peso – confessò in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” – Mia madre si dispiacque tanto, anche per la vergogna, ma io volevo che tutti sapessero ogni cosa e che il passato fosse un libro aperto. Come si esce dai vizi non so dirlo perché io ce l’ho fatta da solo e ognuno è fatto a modo suo. Però ormai sono un esperto di schiavitù. So se uno si tocca il naso per un raffreddore dicembrino o per una dipendenza. So riconoscere una debolezza a vista”.

Fiorello ha riempito le pagine dei rotocalchi di cronaca rosa grazie alle sue storie d’amore con donne famose. Per tre anni è stato legato a Luana Colussi che lo lasciò dopo essere stata tradita. A fare clamore fu la relazione con Anna Falchi. Trent’anni fa i due vivevano braccati dai paparazzi. “Eravamo come i Ferragnez”, ricorda oggi l’attrice.

La svolta nella vita privata di Fiorello risponde al nome di Susanna Biondo. I due si incontrano nel 1996. Laureata in Economia e commercio, un lavoro nella società paterna di doppiaggio e post produzione cinematografica, Susanna ha già una figlia, Olivia, che oggi ha 26 anni. La coppia dice sì nel 2003 alla presenza di 18 invitati nella chiesa sconsacrata di Caracalla. Nel 2006 dalla loro unione nasce Angelica. A scegliere il nome è la sorella Olivia che si ispira ad una canzone de Le Vibrazioni.

“Se oggi sono tornato a essere un uomo normale, se ho capito che la mondanità va vissuta solo quando è strettamente necessaria, se ho imparato a bilanciare la mia vita distinguendo nettamente tra mondo dello spettacolo e quotidianità, devo dire grazie solo a Susanna”, dichiarò Fiorello a “Vanity Fair”.

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