Suore incinte, Sgarbi dalla D'Urso: "In Sicilia le donne entrano in convento perchè sottomesse" - Perizona Magazine

Suore incinte, Sgarbi dalla D’Urso: “In Sicilia le donne entrano in convento perchè sottomesse”

Daniela Vitello

Suore incinte, Sgarbi dalla D’Urso: “In Sicilia le donne entrano in convento perchè sottomesse”

| 12/11/2019

In Sicilia scoppia lo scandalo delle suore incinte. Negli ultimi giorni si sono registrati due nuovi casi. Gli inviati di […]

In Sicilia scoppia lo scandalo delle suore incinte. Negli ultimi giorni si sono registrati due nuovi casi. Gli inviati di “Live – Non è la D’Urso” sono andati a cercarle.

“Siamo a Ispica, in provincia di Ragusa – spiega la giornalista del programma serale di Barbara D’Urso – dove una suora sarebbe rimasta incinta. Si tratta della madre superiora di un istituto che presta soccorso agli anziani”. “Non voglio rispondere – dice una consorella che vuole mantenere l’anonimato – Basta con questo caso. Ufficialmente è tornata al suo paese perché la mamma sta poco bene. Noi abbiamo il diritto di assistere le nostre mamme. Lo permette la nostra congregazione. Non sappiamo se è vero che aspetta un bambino. Quando è partita il motivo era la mamma. Altri motivi non ce li ha detti. Noi abbiamo fatto voto di castità. Voi avete le prove? Se non ce le avete, perché tutte queste chiacchiere? Per distruggere la chiesa o distruggere noi? Dio è grande, sa tutto e ci difenderà”.

Il secondo caso si è registrato a Militello Rosmarino, un paese di 1.200 anime in provincia di Messina. “La suora, una 34enne africana, viveva e lavorava all’interno di questa congregazione”, racconta l’inviato di “Live – Non è la D’Urso. Una consorella sostiene di averlo saputo dai giornali: “La notizia è uscita fuori dall’ospedale di Sant’Agata. Aveva male allo stomaco ed è stata portata lì. Noi siamo più scioccati di voi. Se ne è andata tranquilla, contenta, felice, senza dire niente. Non so come sia potuta succedere una cosa del genere. Io mi batto la testa. Era una suora brava, di chiesa”.

IL DIBATTITO
E’ giusto o no che preti e suore vivano in castità? In studio l’atmosfera è incandescente e gli animi si scaldano immediatamente. “Si vede che queste suore si sono stancate di cercare Dio e hanno trovato qualcosa di meglio per loro”, commenta suor Paola.

“Nel mondo cattolico ci sono 640mila suore, 540mila i sacerdoti – interviene Paolo Brosio – E’ chiaro che siamo fatti di carne umana. Puoi fare voto di castità ma quando l’amore per la carne e la passione che è insito nell’essere umano è più forte della vocazione, Dio poi ti lascia la libertà. Siamo nei piccoli numeri, non è che tutta la chiesa è fatta così. Io sono per la suora come suor Paola, per chi sceglie la vocazione e l’amore di Dio gli basta”.

“Io starei più attenta sulla questione dei numeri – fa notare Vladimir Luxuria – In realtà queste sono persone che sono venute allo scoperto e hanno accettato di togliersi il velo e costruirsi una famiglia. Ma se andassimo a vedere quanti casi ci sono di persone che di nascosto fanno sesso, allora i numeri sarebbero molto più alti. Ci sono preti che si mettono sui siti d’incontri”.

“Benedetta gravidanza che ha alzato il velo dell’ipocrisia – è il parere di Carmelo Abbate – Nella chiesa il sesso è onnipresente. Le suore, i preti, i vescovi, i cardinali, fanno sesso. Il sesso è protetto da una cultura della segretezza. La chiesa è una gigantesca fratellanza che si regge su segreti e ricatti”.

“Ma che sei indemoniato? Chiamiamo l’esorcista? – chiede Flavia Vento – Non ti permetto di dire certe cose perché ci sono tante persone nella chiesa che fanno volontariato. Vi dovete vergognare in nome di Papa Francesco, in nome di San Pietro e in nome di tutti i santi. Non puoi dire una cosa del genere. Stai bestemmiando”.

“No, io sono una persona onesta – precisa il giornalista – Io non dico tutti. La chiesa è una gigantesca organizzazione omertosa. Io non mi vergogno. Il problema è l’istituzione chiesa che è marcia alla radice. Ci sono suore abusate da sacerdoti e da vescovi, suore costrette ad abortire, suore cacciate quando denunciano gli abusi. Generazioni di bambini abusati, rovinati”.

“Ci vuole la castrazione chimica”, urla Serena Grandi che racconta una brutta esperienza con un prete vissuta quando aveva 7 anni.  “A me non risulta che Gesù abbia detto che gli uomini sposati non possono diventare preti – rileva Elenoire Casalegno – Per un millennio nella storia della chiesa gli uomini sposati potevano diventare preti”.

“Mi meraviglia che Brosio che dovrebbe conoscere meglio di me tutto questo, non sappia che la castità non è nata con il cristianesimo. E’ venuta dopo”, fa presente Luxuria. “Non stiamo assolutamente dicendo che la chiesa è marcia – interviene Barbara D’Urso – Io vado in chiesa, prego e conosco tantissime suore e tantissimi preti meravigliosi. Ma io dico anche che la notizia di oggi è che Don Michele Mottola ha ammesso di aver abusato una ragazzina di 11 anni. Paolo, forse tu non leggi i giornali. C’è anche quello e non è l’unico”.

“E’ mettilo dentro – urla Brosio – Arrestatelo! Mica sono scemo che sto qui a difendere un pedofilo. Su 640mila suore e 540mila preti, sono tutti pedofili? I pedofili sono anche nella società”. “Anche fosse solo un bambino, non deve essere abusato. Io ho una figlia. Ma stiamo scherzando? Allora perché è uno chi se ne frega?”, sentenzia Elenoire Casalegno. “Per troppi anni anche se si sapeva di questi casi di pedofilia – spiega Luxuria – la soluzione è stata spostare un cardinale da una città a un’altra. In questo modo il problema non lo risolvi, lo sposti”.

STORIE INCREDIBILI DI SUORE E PRETI TRAVOLTI DALLA PASSIONE

La suora diventata mamma
In studio fa il suo ingresso Ester, un’ex suora che dopo aver trascorso 10 anni in clausura si è iscritta a un sito di incontri dove ha conosciuto un ragazzo e oggi è mamma di due gemelli. “Ero suor Rebecca – racconta – Ho lasciato perché non riuscivo ad accettare una scelta molto radicale nei confronti di Dio. In clausura si fa il voto di obbedienza e si rinuncia alla propria volontà che è la cosa principale. Sono stata 10 anni isolata dal mondo insieme a un gruppo di consorelle. Dopo un anno e mezzo che ero uscita dalla clausura, mi sono iscritta a un sito di incontri. Ho incontrato un ragazzo e abbiamo due bambini. Sto bene, sono felice”.

Il politico che ha fatto sesso con una suora
Giuseppe Cirillo, ex candidato alla Presidenza della Regione dell’Umbria, ha confessato di aver fatto sesso con una suora e di aver girato con lei un video porno. La suora gli avrebbe chiesto di pubblicarlo per dimostrare la restrizione nella quale lei e le consorelle vivono. “E’ successo nove anni fa in Asia – svela ai microfoni di ‘Live – Non è la D’urso – Travolti dal desiderio siamo caduti in errore e abbiamo fatto un peccato in due. Esiste anche un video e lei più di me ha voluto renderlo pubblico. Il video è ancora in rete. Sono sicuro che fosse una suora perché l’ho conosciuta all’interno di un luogo di culto. Per lei non era la prima volta”.

L’amante del prete e il figlio non riconosciuto
A “Live – Non è la D’Urso” parla l’amante di un prete che ha avuto un figlio da lui e che poi ha scoperto che quest’uomo aveva anche altri figli: “L’ho conosciuto nel giorno di Pasqua. Me ne avevano parlato come di un prete innovativo che avvicinava alla fede. Mi ha preparato per la Cresima e sono iniziati i nostri incontri. All’inizio ho pensato ‘Può succedere. Si è invaghito, ci stiamo innamorando, lascerà il sacerdozio’. Quando ho capito che non sarebbe successo, era troppo tardi. Ero molto innamorata. Secondo me lui ha provato dei sentimenti nei miei confronti, anche abbastanza forti. Ma poi ho scoperto che non ero l’unica donna. Ne aveva tante, decine. Andava a letto con tutte. Mio figlio è quasi maggiorenne, sa tutto, non gli ho mai nascosto la verità. Gliel’ho detto per gradi mentre cresceva. Quando gliel’ho detto aveva 8 anni. Ho anche vissuto un processo. Questo signore non ha riconosciuto il bambino. E’ stato il tribunale a riconoscere mio figlio. Lui non si è mai presentato. Per questa vicenda è stato ridotto allo stato laicale. Non mi ha mai ricercato”.

Il prete omosessuale che si è sposato e continua a celebrare la Messa
Don Giuliano è scappato alle Canarie per sposarsi dopo aver fatto coming out. Dice ancora Messa anche se è stato sospeso e scomunicato. “Dopo 23 anni di sacerdozio, ho avuto il dono di incontrare quello che adesso è mio marito. Si chiama Paolo, l’ho conosciuto otto anni fa in ospedale e ci siamo innamorati – racconta – Quindi abbiamo deciso di lasciare l’Italia e trasferirci in Spagna per sposarci. Io vesto ancora da prete perché sono ancora prete. E’ un sacramento che nessuno può togliere. Sono stato cacciato dalla chiesa cattolica romana. Il mese scorso sono stato scomunicato. Continuo a dire Messa grazie all’incontro con la missione vetero-cattolica che non è legata a Roma”.

Da Don Mauro a Rebecca
Rebecca, nata Mauro, è nota al pubblico televisivo per aver partecipato al “Grande Fratello”. “Sono stata un monaco benedettino – spiega – Sono ancora legata alla chiesa e alla preghiera. Se uno ha la coscienza sporca, lascia l’abito e si gode la vita”.

Sgarbi: “Grazie a me una suora ha lasciato il convento in Sicilia”
“Per venire da te questa sera – interviene Vittorio Sgarbi in collegamento – non sono andato d’accordo con i vertici Mediaset a ‘Quarta Repubblica’. Qui dibattiamo di cose più interessanti, morbose e allettanti. E tu Barbara sei talmente vivace che sei stata capace di allestire una festa della dialettica. Da qualche tempo, sono sindaco di Sutri, uno dei borghi più belli d’Italia, e lì ho trovato suore straordinarie. In Sicilia io stesso trassi una suora da un convento. Le suore mi accolsero, in questa città della Sicilia, con dei dolci di pistacchio. Chiesi alla più giovane perché una ragazza come lei, così bella e così curiosa di arte, fosse in convento. Lei rispose ‘Perché sono sposa di Gesù’. Dissi ‘Gesù è sicuramente un’aspirazione molto alta, però non c’è abbastanza, non si vede mai, è sempre fuori. Io invece sono reperibile’. Le ho dato il mio numero e dopo tre mesi mi ha telefonato per dirmi che era uscita dal convento. Non ho avuto con lei un incontro amoroso. Questo aneddoto dice che forse in Sicilia l’essere suora è un po’ diverso che altrove. Probabilmente in Sicilia il farsi suora è diverso che in altri parti d’Italia. E’ legato più ad una condizione sociale, al fatto che le donne lì siano in una condizione più subalterna. Mi pare che possa dipendere più da ragioni di opportunità familiare. Come dice Brosio, credo che la chiesa non sia il luogo degli orrori. Abbiamo un grande Papa. Non sarei disfattista come Carmelo Abbate. Dice bene che la chiesa è anche quello ma non può essere solo quello. Io sono testimone di una terza scelta di questa natura in Sicilia. Si vede che la Sicilia ha un vento diverso. Invece a Sutri vivono suore da sempre immobili nel tempo”.

“Sì però forse negli anni futuri – commenta la D’Urso – potrà essere permesso alle suore e ai preti che amano e servono Dio di avere una famiglia regolare perché una famiglia non toglie amore a Dio”. “Tu sei un’indemoniata – rileva il sindaco di Sutri tra il serio e faceto – Con l’aria serena di quella che dice ‘io conosco tanti preti’ stai mettendo in scena uno sputtanamento della chiesa insopportabile e sgradevole. La tua è un’operazione abile ma piuttosto pericolosa. Credo che verrai scomunicata perché hai fatto scandalo. Ti esorto a pentirti. Tu vuoi essere messa sul rogo e bruciata come Giordano Bruno”.

Le dichiarazioni del critico d’arte sull’”essere suora in Sicilia” hanno accesso una polemica social. “Sgarbi è rimasto alla Sicilia del 1800”, “Quindi, secondo Vittorio Sgarbi, le suore che stanno in Sicilia sono ‘meno’ suore per via del solito ‘background’ dei siciliani? Mi astengo dai commenti in merito”, “’Le donne in Sicilia sono in una condizione subalterna’. Ma che ca**o stai dicendo?”, “In Sicilia siamo sottomesse? Ma che dice?”, “Non ho capito…in Sicilia ci facciamo suore per convinzione sociale?”, “Sgarbi dice che in Sicilia le donne si fanno suore perché più sottomesse? Ma cosa sentono le mie orecchie? Aiutatelo”, “In Sicilia la condizione dell’essere suora è diversa rispetto ad altre parti d’Italia? Ma che min****te dice Sgarbi?”, “Sgarbi è un uomo di grande cultura e intelligenza, ma non ha senso quello che sta dicendo”, “Oltre alla mafia, alla mentalità, alle strutture, in Sicilia abbiamo anche le suore diverse. Ogni giorno si scoprono cose nuove”, “’In Sicilia essere suore è un po’ diverso’, dice Sgarbi. ‘No comment’, dico io”, hanno commentato alcuni utenti su Twitter.

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SGARBI E LA SUORA DISTOLTA (VIDEO)

DA SUORA A MAMMA (VIDEO)

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