L'ex naufrago e la corsa in ospedale a Milazzo: "Mi hanno dato 4 ore di vita" - Perizona Magazine

L’ex naufrago e la corsa in ospedale a Milazzo: “Mi hanno dato 4 ore di vita”

Daniela Vitello

L’ex naufrago e la corsa in ospedale a Milazzo: “Mi hanno dato 4 ore di vita”

| 13/09/2019

“Mi hanno dato 4 ore di vita”. Craig Warwick riappare in tv dopo la grande paura. A metà agosto il […]

“Mi hanno dato 4 ore di vita”. Craig Warwick riappare in tv dopo la grande paura. A metà agosto il sensitivo inglese che sostiene di parlare con gli angeli è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Milazzo, in Sicilia, e poi trasferito al Policlinico di Messina.

“Mi trovavo a Milazzo, non mi sentivo bene già da giorni, forse da mesi, così ho deciso di fare le analisi del sangue per capire cosa mi stava accadendo – spiega a “Pomeriggio Cinque” – Dopo solo un’ora, vengo raggiunto da una telefonata della dottoressa che mi avverte di un pericolo urgente. La mia emoglobina è sotto i 6 punti e la sideremia molto bassa. La mia vita è a rischio, potrei morire in qualunque istante, posso avere un infarto in qualunque momento“.

“Mi trasportano all’ospedale di Milazzo e solo dopo poche ore mi ritrovo con un ago nel braccio e una sacca di sangue che scorre nelle mie vene – aggiunge l’ex naufrago dell’Isola dei Famosi – Il dottore mi ha dato 4 ore di vita. E la prima cosa che ho pensato è stata: chi ha donato quel sangue? Quanta vita e quanto amore in una sola sacca da mezzo litro. Grazie a tutti i medici di Milazzo che solo dopo pochi giorni, mettendo la mia vita in salvo decidono di trasferirmi al Policlinico di Messina per capire cosa ha causato tutta questa perdita di sangue”.

A mettere Warwick in pericolo di vita è stato un rarissimo caso di trombosi in più parti delle vene dell’intestino che da mesi perdeva sangue senza che lui se ne accorgesse. Il sensitivo dovrà stare sotto controllo ancora per qualche mese.

Barbara D’Urso ha sottolineato l’importanza della prevenzione: “Pare che tu in Italia sia il secondo caso. Fatevi dei controlli ogni tanto. Io lo faccio sempre. Vorrei fare un applauso perché mi piace parlare anche dell’ottima sanità italiana”.

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