E’ partita ieri sera la 13esima edizione di “X Factor”, il talent show musicale più amato della televisione italiana. A […]
E’ partita ieri sera la 13esima edizione di “X Factor”, il talent show musicale più amato della televisione italiana. A sedere dietro il bancone dei giudici, quest’anno, ci sono la veterana Mara Maionchi, il trapper Sfera Ebbasta, la cantautrice Malika Ayane e il frontman dei Subsonica Samuel Romano. A condurre, per il nono anno consecutivo, l’amatissimo Alessandro Cattelan.
Tra i personaggi più sui generis del primo appuntamento con le Audizioni figura il 17enne Salvatore Medica, originario di Caccamo, in provincia di Palermo. Il giovane si è presentato sul palco con un fare da “sfigato”. “Che genere fai?”, ha subito chiesto la Maionchi che però non ha compreso la risposta dal momento che Medica non si è espresso chiaramente mangiandosi le parole e incartandosi in mille discorsi.
“Non lo so manco io”, è stata la sua risposta definitiva. “Quindi ti definisci un’utopia?”, ha domandato Mara sempre più incuriosita. “No, mi definisco un co***one”, ha replicato il siciliano suscitando l’ilarità generale. “Beh, tu mi hai tirato la palla e io la passo. Cosa ca**o ci fai sentire stasera, cog**one?”, ha chiesto la Maionchi scoppiando in una fragorosa risata. “Me la tengo tutta”, ha ribattuto Medica prima di esibirsi proponendo un suo pezzo.
Grazie al suo timbro graffiato, Medica è stato premiato con quattro sì e accede direttamente ai Bootcamp. “Guardandoti cantare mi è sembrato che ci fosse, nei tuoi occhi una sorta di malinconia, di sofferenza – ha commentato Sfera Ebbasta – Qualcosa che vuoi quasi mascherare con quel finto fare il co***one, finto fare il simpatico. Hai qualcosa dentro che ti brucia, che ti fa stare in un determinato modo”.
“Tu sei consapevole che quando canti sei un’altra persona…giusto? Lo sai e te ne rendi conto. Adesso tu mi devi promettere che ti togli l’allure della sfiga, non serve a niente e alla gente i fenomeni della sfiga che poi si svegliano e che cantano da paura piacciono per due canzoni – ha detto Malika Ayane – Poi si stufano e vogliono delle persone in cui immedesimarsi. E’ sempre meglio un co**ione che non è più un co**ione che ha trovato la sua strada e fa stare bene gli altri grazie a quello che ha capito di sé. Quindi tanto vale essere quello che sei. Quindi secondo me qualcosa da dire ce l’hai”.
“Non difenderti, non serve, non abbiamo nessuna attitudine alla cattiveria. Tanto chi vuole essere cattivo con te lo sarà ugualmente. Sei particolare e hai delle qualità”, ha aggiunto Mara Maionchi. “Hai creato un mondo in questo palco ed è andato molto bene”, ha chiosato Samuel.
