Ornella Vanoni: "Sono sola da 20 anni. Gino Paoli mi tradiva in continuazione" - Perizona Magazine

Ornella Vanoni: “Sono sola da 20 anni. Gino Paoli mi tradiva in continuazione”

Daniela Vitello

Ornella Vanoni: “Sono sola da 20 anni. Gino Paoli mi tradiva in continuazione”

| 27/06/2019

In un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”, Ornella Vanoni parla degli uomini della sua vita. Da […]

In un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”, Ornella Vanoni parla degli uomini della sua vita. Da Gino Paoli che scrisse per lei “Senza fine” in mezz’ora e che lei amò “come nessun altro mai” a Giorgio Strehler di cui si innamorò a 20 anni quando lui era sposato.

“Da artista, sono felice della vita che ho avuto. Ma dall’amore, sono così delusa che sono sola da vent’anni – esordisce – A 60, ho preso una di quelle tranvate… Ho confuso la durezza con la forza. Non voglio neanche nominarlo, era arido e permaloso, io sono ironica, può immaginare il disastro”.

La cantante 84enne parla degli uomini che oggi, anche se a modo loro, la amano. Inizia dallo scrittore 64enne Pino Roveredo: “L’ho conosciuto alla presentazione di un suo libro, raccontava dei genitori sordomuti, alcolisti, l’ho abbracciato, gli ho cantato ‘Mi sono innamorata di te’. Sono innamorata. Non c’è sesso, ma un amore poetico, virtuale. Ci vediamo poco, lui sta a Trieste, io a Milano. E’ un amore che non si consuma, perciò eterno”.

E poi c’è Francesco Leto: “Un amico dell’anima. Un poeta, Ha 36 anni, dormiamo nello stesso letto, spesso… Mi ama, a suo modo….Ecco, ormai preferisco gli amori così. Uso ancora il cuore, ma un uomo nel letto non lo voglio… Non cerco storie convenzionali. A 80 anni, il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria. Ho i miei vizi, voglio vedere Netflix fino all’alba”.

La Vanoni va indietro con la memoria a Strehler. La loro storia diede scandalo. “Giorgio era un tale genio e la passione mi ha talmente travolta… – racconta – A papà venne meno la voce. Vivevo al Piccolo, dormivo con Giorgio. È stato l’uomo che mi ha amata di più (…)L’ho lasciato, mi faceva soffrire, aveva vizi che non potevo sopportare. Però mi ha fatto scoprire la cultura. Lui parlava e io stavo zitta: avevo solo da imparare. Ha intuito che potevo cantare”.

Ornella rievoca l’incontro con Gino Paoli: “Ci presentarono. Scrisse ‘Senza fine’ lì per lì. Solo la musica. Poi, ci siamo innamorati e ha scritto il testo, lungo, lungo. Ho scelto io le strofe”. La cantante amava Paoli ma sposò un altro: il produttore Lucio Ardenzi. “Non sapevo cosa fare di me – spiega – Mi ero lasciata con Strehler che era sposato, amavo Paoli che era sposato, incontro Ardenzi, mi sposo (…) Paoli mi tradiva in continuazione. Poi, non lo trovavo mai. E piangevo. L’ho lasciato col cuore che era uno spezzatino. Sua moglie mi disse: ‘Se me lo porti via, non vivo’, io me ne andai. Lui mi ha dato la colpa d’essere sparita e si mise subito con Stefania Sandrelli”.

Infine, la Vanoni torna a parlare della sua battaglia contro la depressione: “Mi ha salvato un grande psichiatra, che mi segue ancora. Chi butta gli psicofarmaci è pazzo. Sono sempre stata malinconica, oltre che solare. E fino al ’70, quando ho cantato L’Appuntamento, non ero popolare e sentivo ansia, inadeguatezza. La mia patologia è semplice: soffro d’ansia, non dormo, dopo tre mesi che non dormo, cado in depressione. Ho fatto Sanremo due anni fa, poi ho avuto un anno vuoto ed ero triste, ora lavoro tanto e sono rinata”.

CLICCA QUI E SEGUICI SU INSTAGRAM

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965