Maria Giovanna Maglie: "Le fidanzate di Salvini e Di Maio sono di facciata" - Perizona Magazine

Maria Giovanna Maglie: “Le fidanzate di Salvini e Di Maio sono di facciata”

Daniela Vitello

Maria Giovanna Maglie: “Le fidanzate di Salvini e Di Maio sono di facciata”

| 08/06/2019

Ospite della seconda puntata del nuovo ciclo di “Belve” in onda sul canale Nove, Maria Giovanna Maglie si racconta partendo […]

Ospite della seconda puntata del nuovo ciclo di “Belve” in onda sul canale Nove, Maria Giovanna Maglie si racconta partendo dall’infanzia e dalla sua famiglia d’origine.

“Ho avuto un’educazione molto rigida, una madre molto anaffettiva, un padre di grande qualità ma rigidissimo e incapace di mostrare i propri sentimenti – spiega – Sono stata cresciuta in una grande angustia sviluppando il super-io ma poco l’affettività. Però questo ti aiuta a essere forte nella vita. In cima ai miei pensieri ci sono il mio cane, il mio compagno e mia nipote. Non sono cattiva, mi dipingono così. Quello che devo dire, lo dico in faccia. A quel punto sono soddisfatta, mi ritengo vendicata. Di me mi piace la determinazione, il coraggio, il fatto che alla fine me ne infischio. Non mi piace e mi dà fastidio la mia mancanza di disciplina. Non mi piace che certe volte conto fino a tre e poi parlo anziché tenere la bocca chiusa”.

La giornalista veneziana svela i suoi trascorsi da alcolista. La conduttrice Francesca Fagnani le ricorda che in un vecchio filmato, trasmesso da “Blob”, era in collegamento da New York e diceva: ‘Adesso mi vedete così, ma se smetto di bere divento una strafiga’”. “Cosa le piaceva bere allora?”, chiede la Fagnani. “In realtà, qualche giorno dopo quella cosa rubata di ‘Blob’ ho smesso di bere per 10 anni”, confessa l’ex inviata. “Beveva molto?”, insiste la conduttrice. “C’è chi fuma, c’è chi si droga e c’è chi sbevazza. Io ho sempre amato sbevazzare – confessa la Maglie ricordando che “quando da ragazzini ci si faceva le canne, io non me le facevo perché altrimenti vomitavo perché siccome mi facevo la grappa, grappa e canna non funzionavano insieme. Quindi io neanche le canne mi sono fatta perché mi facevo il grappino”. Ad aiutarla a smettere per 10 anni il suo arrivo a New York come corrispondente della Rai e l’appoggio di un “mezzo fidanzato” che faceva lo psichiatra di grido nella Grande Mela con il quale fissò anche una data, il 31 gennaio: “Ero reduce da sette mesi quasi otto dalla guerra del Golfo, dove c’eravamo bevuti il bevibile, ma non solo io, tutti quanti. Era un modo per reggere la noia, lo stress, le giornate a Baghdad. E allora, quando sono arrivata a New York, avevo l’esigenza di essere più fresca, adeguata al luogo. Capitava qualche volta, la mattina, di non ricordare perfettamente la conversazione del giorno precedente”. “E adesso ha ricominciato?”, domanda la conduttrice. “No, no, non bevo. Ho smesso, ho ricominciato, ho rismesso, adesso credo che sia un addio definitivo senza rancore e con poca nostalgia”, ammette l’esperta di politica internazionale. “Ma possiamo dire che c’è stato un problema con l’alcool?”, chiede ancora la Fagnani. “Sinceramente sì, mi sono resa conto che pur non essendo mai ubriaca o raramente, questo ricordo, soprattutto la sera l’alcol serviva a coprire una lieve depressione”, replica la Maglie.

L’intervistata, si scopre, non crede alle storie d’amore dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e, a tal proposito, usa parole forti: “Quella di Di Maio è costruita proprio a tavolino per mettere a tacere le chiacchiere sulla sua presunta omosessualità. Per quanto riguarda Salvini, che le donne gli piacciano non c’è dubbio. Penso che certi fidanzamenti che vengono ufficializzati rapidissimamente, siano più diciamo di facciata. Poi mi farà piacere se si fidanzeranno sul serio”.

La conversazione si sposta sulla striscia di approfondimento giornalistico post Tg1 che fu di Enzo Biagi e che la Maglie avrebbe dovuto condurre. Un’opportunità poi sfumata. “Immaginavo che sarebbe finita male, sono abbastanza scaltra da conoscere quell’ambiente – dice senza troppi giri di parole – Penso che la Rai sia irredimibile. Tutti i Cinque Stelle, compreso Di Maio, hanno chiesto la mia testa”.

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