Tony Colombo: "Non accetto allusioni negative nei confronti di mia moglie, chiederò i danni" - Perizona Magazine

Tony Colombo: “Non accetto allusioni negative nei confronti di mia moglie, chiederò i danni”

Daniela Vitello

Tony Colombo: “Non accetto allusioni negative nei confronti di mia moglie, chiederò i danni”

| 12/04/2019

Le nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli continuano a tenere banco in tv. Mercoledì scorso la coppia è tornata […]

Le nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli continuano a tenere banco in tv. Mercoledì scorso la coppia è tornata a “Live – Non è la D’Urso”. Nel corso dell’ospitata, dopo aver ribadito di essere in regola con le autorizzazioni, il cantante neomelodico ha invitato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a chiedere scusa alla sua neo moglie. Intercettato dall’inviato del programma di Canale 5, il primo cittadino si è trincerato dietro il silenzio. Quindi, in diretta, c’è stato uno scontro molto accesso tra i due coniugi e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

“Il Sindaco dice di non voler contribuire a fare un film su di me – ha affermato Colombo all’indomani dell’ospitata a “Live – Non è la D’Urso” -, ma evidentemente ha dimenticato che è stato lui a battere il ciak in quanto è stato lui il giorno del mio matrimonio ad inviare un comunicato stampa intitolato ‘Polizia Municipale: multe, controlli e interventi per rito civile matrimonio Colombo’ a tutti i media favorendo così la diffusione di una notizia non vera, che è stata poi amplificata sui social e sui giornali con paragoni inappropriati e lesivi riguardanti soprattutto Tina. De Magistris dovrebbe chiedere scusa a mia moglie, è stato lui a generare tutto questo! Tina ha un figlio di 11 anni che da giorni non dorme per questa questione”.

“Il Sindaco ha definito in modo dispregiativo il mio matrimonio come ‘una rappresentazione farsesca che appartiene ad un segmento di città che evidentemente esiste’ – ha aggiunto -, ebbene gli ricordo che questo segmento è composto da migliaia di cittadini, molti dei quali per ingenuità di pensiero o perché credenti nel voto alternativo o perché lo hanno creduto ‘uomo del popolo’ (lui si definisce così) lo hanno votato. Dovrebbe dunque chiedere scusa anche a tutti questi napoletani che sta emarginando e che invece sono cittadini di Napoli come tutti gli altri!”.

E sullo scontro con il consigliere regionale ha detto: “Se penso a Francesco Emilio Borrelli mi si concretizza avanti agli occhi la figura di un politico in perenne campagna elettorale che non ha il coraggio, e forse la voglia e/o le capacità, di affrontare e risolvere con serietà i numerosi problemi della regione Campania. Attacca il cittadino che sbaglia attraverso i social e i giornali, dovrebbe – visto il ruolo che riveste e i contatti che sicuramente avrà – affrontare le autorità preposte al controllo di chi infrange le regole… E’ troppo facile prendersela con il singolo cittadino, è più complesso rimettere in riga il sistema. Borrelli dice che non si sente rappresentato da me e Tina, mi dà del bugiardo e dice che stiamo facendo fare una brutta figura a Napoli… Noi invece non ci sentiamo rappresentati da lui e politici come lui che rubano tempo, e soldi, alla gestione della cosa pubblica per giudicare i matrimoni altrui. Ho dimostrato di non essere bugiardo esibendo i permessi in mio possesso. Napoli fa brutta figura quando i media parlano di problemi di cui sono vittime da anni i napoletani e che la politica non riesce, o forse non vuole, risolvere. Non accetto che si facciano allusioni negative nei confronti di mia moglie, e lui ne ha fatte: prenderò sicuramente dei provvedimenti nei suoi confronti!”.

Dopo l’annuncio del cantante palermitano, Borrelli ha fatto sapere di essere pronto ad affrontarlo in tribunale. “Non vedo l’ora di incontrare Tony Colombo in tribunale – ha scritto sui social – Sarà l’occasione per fare piena luce su una vicenda che parte da un flashmob (che si è trasformato in un concerto) seguito da una sfilata autocelebrativa non autorizzata per le vie di Secondigliano. Magari sarà l’occasione per verificare l’operato degli uffici comunali e si potrà chiarire il budget per il sontuoso evento e per quelli che l’hanno preceduto. Al tempo stesso stiamo preparando una iniziativa in ogni sede per difendere l’immagine della città dalla ostentazione, a mio giudizio dannosa, che gli eventi autocelebrativi del signor Colombo e della sua consorte, vedova di una persona ammazzata per fatti di camorra. Questi comportamenti sono tipici di chi pensa solo ad apparire. Napoli non è questa, non posso accettare che si trasformi nel set di eventi per me incompatibili con la fatica quotidiana di tanti cittadini costretti a vivere con disagio i loro quartieri. Combatteremo fino alla fine per dimostrarlo in tutte le sedi”.

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