"Meraviglie", Alberto Angela in Val di Noto nei luoghi di Montalbano - Foto - Perizona Magazine

“Meraviglie”, Alberto Angela in Val di Noto nei luoghi di Montalbano – Foto

Daniela Vitello

“Meraviglie”, Alberto Angela in Val di Noto nei luoghi di Montalbano – Foto

| 03/04/2019

Nella terza puntata di “Meraviglie – La Penisola dei Tesori” , Alberto Angela conduce i telespettatori nel barocco del Val […]

Nella terza puntata di “Meraviglie – La Penisola dei Tesori” , Alberto Angela conduce i telespettatori nel barocco del Val di Noto alla scoperta dei luoghi del commissario Montalbano. Due i narratori d’eccezione: Cesare Bocci, l’attore che presta il volto a Mimì Augello nella serie tv tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, e Pippo Baudo, originario di Militello in Val di Catania.

“Ci troviamo a Noto, uno dei gioielli del nostro patrimonio. Pensate che l’Unesco ha definito il Val di Noto l’apice della fioritura finale del barocco in Europa”, esordisce il divulgatore scientifico percorrendo la scalinata monumentale dell’imponente Cattedrale.

“Questo bellissimo patrimonio dell’umanità è custodito anche nelle città di Catania, Palazzolo, Militello Val di Catania, Scicli, Caltagirone, Modica, Ragusa – spiega – Sono luoghi gemellati da questa straordinaria creatività e genialità della storia dell’arte e dell’architettura. Questo barocco è stato creato dopo il terremoto del 1693 che rase al suolo circa 60 città del sud-est siciliano provocando oltre 50mila vittime ufficiali, ma alcune stime parlano di 80-90 mila morti. Con coraggio gli abitanti sopravvissuti risposero a questa sorta di Apocalisse ricostruendo le città dando vita al più grande cantiere mai visto e puntarono sul moderno di quell’epoca: il barocco. Prima il terremoto e poi gli abitanti hanno completamente mutato il volto di questi luoghi. In ogni parte della città di Noto non troverete marmi ma la bianca luminosità della pietra che proviene dai vicini monti Iblei e che è capace di assumere sfumature diverse secondo la luce del giorno fino ad incendiarsi di quella tonalità dorata nei tramonti”.

Il viaggio a Noto prosegue nella chiesa di Santa Chiara (“Un magnifico scrigno, un vero e proprio teatro settecentesco barocco”) e a Palazzo Nicolaci (“Passeggiare al suo interno è un po’ come attraversare una strada barocca”) con le sue 90 stanze. “Possiamo dire che qui a Noto l’architettura ha scolpito una musica, una musica dal suono meraviglioso”, sentenzia il conduttore prima che il viaggio prosegua a Militello Val di Catania con un narratore d’eccezione: Pippo Baudo.

“Sono nato a Militello e ho vissuto lì fino all’età della terza media – racconta il Pippo Nazionale – Giocavo per le strade e per le piazze ma non mi sono mai accorto della bellezza che avevo alle mie spalle. E’ passato molto tempo ma ho finalmente scoperto la bellezza del mio paese e puntato gli occhi con attenzione verso i monumenti della mia infanzia. Ho studiato perché ho voluto conoscere le origini e sapere come ha fatto la cittadinanza a realizzare un paese così bello”.

E’ la volta di Modica definita da Gesualdo Bufalino “una melagrana spaccata”. La città rasa al suolo dal terremoto del 1693 è oggi un tripudio di chiese e palazzi, capolavoro del barocco. Alberto Angela illustra la chiesa di San Giorgio. Ma il nome di Modica è associato anche al cioccolato che si rifà ad una storica ricetta del ‘700. Un’eccellenza tutta siciliana dal sapore particolare e inimitabile.

La tappa successiva è Ragusa Ibla. “In questo ricamo di storia e architettura che sono le viuzze di Ragusa Ibla ha preso vita una delle serie più famose della storia della tv italiana: Il Commissario Montalbano – spiega Alberto Angela – In realtà ai romanzo di Andrea Camilleri, il Val di Noto ha aggiunto un protagonista in più, il barocco, che riesce a dare un’atmosfera particolare e la scenografia perfetta”.

“Nel 1998 ho visto per la prima volta Ragusa Ibla – svela Cesare Bocci – E’ stata una sensazione incredibile. In Montalbano abbiamo molto spesso le vie quasi vuote. Non abbiamo dovuto mettere i nostri uomini a fermare i passanti perché, quando siamo arrivati, Ragusa Ibla era poco abitata. E’ una città elegante per il barocco, le luci, i suoni. Nel Ragusano c’è una concentrazione di arte, storia e cultura straordinarie. Siamo stati molto fortunati che il regista Alberto Sironi abbia scelto proprio quel posto per girare la serie”.

“Il barocco non è stato solamente il frutto di una coincidenza storica. Quello stile fantasioso e affollato, tortuoso e abbondante è nella Sicilia dei continui terremoti della natura, degli infiniti rivolgimenti storici, del rischio quotidiano della perdita di identità come un’esigenza dell’anima contro lo smarrimento della solitudine, contro la vertigine del nulla”, recita una voce fuori campo.

La chiusura è affidata ad Alberto Angela che spiega il barocco come metafora della vita: “Le città, le chiese ma anche i palazzi in stile tardo barocco siciliano sono un patrimonio che il mondo ci invidia. Ma in realtà è un qualcosa di più profondo che noi italiani riusciamo anche a percepire. Questi luoghi, queste architetture rappresentano delle persone, un modo di pensare, di vivere, le generazioni che hanno voluto tutto questo. Il loro desiderio era quello di esprimere se stessi e il proprio orgoglio, la propria determinazione. Il tardo barocco siciliano è stato definito in vari modi. E’ una forma d’arte poetica, un po’ folle e molto raffinata. Ovunque vi sposterete nel Val di Noto avrete queste sensazioni. Da Scicli a Catania, da Noto a Modica, da Ragusa a Caltagirone, da Militello Val di Catania a Palazzolo Acreide. Avrete sempre questi stessi bagliori, dei sentimenti che coglierete profondamente. In effetti, questa non è una forma d’arte. Questa è gioia di vivere”.

La terza puntata di “Meraviglie – La Penisola dei Tesori” ha conquistato 4.129.000 spettatori pari al 18% di share aggiudicandosi la prima serata.

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“Orgoglio siculo..”, “Noto e Val di Noto, ci sono stata in vacanza, meraviglie assolute”, “Che meraviglia la mia terra”, “Noto, il calore, il colore della pietra”, “Sicilia bella, Sicilia mia”, “Val di Noto, uno dei più bei viaggi che abbia mai fatto!”, “Grazie ad Alberto ho scoperto che è IL Val di Noto e non la Val di Noto “, “Noto sembra quasi finta da quanto è bella”, “Il barocco lo ha scoperto Pippo, ricordatevelo!”, “Non ho fatto in tempo a dire ‘ma militello è dove è nato Baudo?’ che lui compare”, “PIPPO SEI TU LA SICILIA SEI TUUUUUU”, “Proprio quando rischiava di passare alla storia come «la città in cui si sono sposati i Ferragnez» ci pensa Alberto Angela a ricordarci che Noto è un capolavoro di luci e di cupole, di «giardini di pietra», come la definì Brandi, e decori sui balconi”, “Ha detto Modica: corro ad afferrare il cioccolato”, “Modica è un gioiello. Non ci sono parole nuove, è l’unico commento possibile quando la si vede..”, “Ragusa Ibla è meravigliosa!!! Ed è subito #Montalbano…”, “L’immensa bellezza di Noto e Ragusa Ibla….non vi basteranno gli occhi per cotanta bellezza, credetemi!”, “Grazie anche a Cesare Bocci per le parole di elogio sulla Sicilia”, “La scalinata della cattedrale di Ragusa vista dal basso fa impressione, sembra tipo la scala verso il paradiso”, “Si nota dalle parole di Cesare Bocci che è stato conquistato dalla Sicilia come tutti noi… bravissimo narratore stasera!”, “Io starei ore ad ascoltare Angela”, “Giusto Alberto, il nostro compito è semplicemente quello di migliorare ciò che abbiamo ricevuto dai nostri avi e lasciarlo in regalo alle prossime generazioni”, “Qualsiasi cosa narrata da te Alberto diventa un capolavoro. Anche un semplice marciapiede”, “Siamo tutti consapevoli che con le #MERAVIGLIE che abbiamo in Italia (arte, musica, architettura, paesaggi, etc.) le puntate di questo programma potrebbero avvicinarsi ad un numero pericolosamente vicino all’infinito!?”, “Penso che Meraviglie sia la trasmissione più seria e interessante della televisione italiana.. La cultura al primo posto!!”, “Perché mi piacciono i programmi di Alberto Angela? Perché oltre a far vedere delle bellezze assurde, monumenti, quadri, palazzi, ci racconta anche degli aneddoti storici! Che mito ragazzi!!”, “Mi meritavo Alberto Angela come professore di storia dell’arte al liceo”, “La cultura è sempre meraviglia, speriamo che torni di moda. Grazie #Meraviglie”.

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