"Sei un bast**do di padre, mi hai abbandonato due volte", "C'è posta per te" sbarca a Palermo - Perizona Magazine

“Sei un bast**do di padre, mi hai abbandonato due volte”, “C’è posta per te” sbarca a Palermo

Daniela Vitello

“Sei un bast**do di padre, mi hai abbandonato due volte”, “C’è posta per te” sbarca a Palermo

| 03/03/2019

A “C’è posta per te” va in onda la storia di un padre che cerca di ricucire il rapporto con […]

A “C’è posta per te” va in onda la storia di un padre che cerca di ricucire il rapporto con la figlia che non ne vuole più sapere di lui. Salvatore è padre di quattro figli. A non rivolgergli la parola da quattro anni è Roberta.

“L’ultima volta che l’ha vista, di recente, lui era in giro in macchina per Palermo – racconta Maria De Filippi – Sua figlia era anche lei in macchina, col fidanzato. Lui inizia a seguirla, lei se ne accorge. Prima cerca di seminarlo, poi si ferma, tira giù il finestrino e gli dice ‘Vattene, non voglio vederti. Sei un bas*ardo di padre, un pezzo di me*da e un vigliacco. Mi hai abbandonato due volte. Quando sei andato a Roma potevi portarmi con te e non hai voluto’”.

Per Salvatore è stata una coltellata. “Io mi sono separato quando lei aveva 11 anni, sono stato io a scegliere di andar via di casa perché non andavo più d’accordo con mia moglie”, spiega.

La separazione è stata turbolenta. La moglie gli fa causa per il mantenimento, lui risponde chiedendo l’affidamento dei figli. La moglie si rifà una vita, lui mette in discussione il compagno della ex sostenendo che non deve stare a casa con i suoi figli. Vanno avanti tra avvocati e tribunali e per i primi anni lui riesce a vedere Roberta solo di nascosto.

Salvatore andava davanti a scuola e Roberta gli diceva ‘Papà, non posso parlare con te perché mamma non vuole’. A 13 anni Roberta gli scrive un messaggio su Facebook e chiede di incontrarlo di nascosto. Roberta vorrebbe andare a vivere con lui perché è stufa di sentire parlare male di lui in casa.

A quel punto Salvatore chiama la polizia, si rivolge al tribunale e ottiene l’affidamento della figlia. Roberta va vivere con lui e la madre può vederla solo ogni tanto. L’uomo si trasferisce da Palermo a Roma per lavoro e lascia Roberta dai suoi genitori. I suoi genitori da Palermo si trasferiscono a Capaci e lì la ragazzina si trova male. Chiede di poter raggiungere il padre a Roma, lui dice di no e Roberta dice ‘Voglio tornare a vivere con la mamma’. Salvatore acconsente, ma poco dopo riceve un messaggio in cui la figlia lo invita a non cercarla più e a non considerarla più sua figlia. Adesso Roberta ha 18 anni e Salvatore prova a chiamarla.

Roberta accetta l’invito e si presenta in studio. Salvatore in lacrime prende la parola: “Se sono qui è per chiederti scusa per non essere stato un buon padre. Questi quattro anni sono stati un incubo. Mi sento un vigliacco come uomo e soprattutto come padre per non averti dato ciò che volevi. Se non ti ho portato a Roma con me è perché guadagnavo 30 euro al giorno, a volte dormivo in un furgone sotto i ponti e mangiavo alla Caritas. Non mi vergogno a dirlo. Ti chiedo perdono per il male che hai subito sia per causa mia e sia per causa di tua madre. Sei la mia vita, sei mia figlia. Metti da parte il rancore e l’odio e torna ad essere la mia figlia prediletta. Da quattro anni aspetto un tuo abbraccio. Quattro lunghi anni”.

“Quando è andato a Roma, mi ha lasciato con la nonna e io sono stata male per otto mesi – replica Roberta – A volte mia nonna mi trattava male. Io mi sono ritrovata a 12 anni sola senza un padre. Vedevo le altre bambine che si baciavano e si abbracciavano con i loro papà e pensavo ‘Perché io no?’. Ci ha provato? Può provarci quanto vuole. Io ho subito anche bullismo perché non avevo il papà accanto, le persone mi prendevano in giro e mi dicevano ‘Sicuramente ti ha abbandonato perchè sei una persona brutta’. Io ci credevo, pensavo di essere un errore. Pensavo che mio padre non volesse stare con me perché io ero sbagliata. Penso che in questi anni si sia dimenticato di me. Quando mi ha lasciato dalla nonna non mangiavo, sono arrivata a pesare 45 chili”.

Alla fine Roberta decide di aprire la busta ma solo per una stretta di mano.

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