La rivelazione di Claudia Galanti: "Sono fuggita a Parigi per scappare da Gianluca Vacchi" - Perizona Magazine

La rivelazione di Claudia Galanti: “Sono fuggita a Parigi per scappare da Gianluca Vacchi”

Daniela Vitello

La rivelazione di Claudia Galanti: “Sono fuggita a Parigi per scappare da Gianluca Vacchi”

| 08/12/2018

Ospite di Lorella Boccia a “Rivelo” in onda su Real Time c’è Claudia Galanti, una donna abituata ad essere messa […]

Ospite di Lorella Boccia a “Rivelo” in onda su Real Time c’è Claudia Galanti, una donna abituata ad essere messa alla prova e a cambiare pelle.

“Aveva ragione mia madre. Nella vita bisogna sapersi difendere”, esordisce prima di parlare della sua storia con Arnaud Mimran da cui ha avuto tre figli e della tragica scomparsa della sua terzogenita Indila Carolina.
L’amore con la A maiuscola, quello con Mimran, è stato minato dai guai giudiziari (l’uomo è finito in carcere a Parigi per frode, ndr.) e dal lutto ed è sfociato nella separazione.

“Ci siamo incontrati a Parigi, la città dell’amore – racconta – C’è stata una passione sfrenata al punto da non riuscirne a fare a meno. Ero in piscina, in una spa. Qualsiasi cosa io facessi, diceva ‘la offre la casa’. Poi ho scoperto che lui era il proprietario. Da lì è cominciata un’amicizia che ovviamente non è mai stata un’amicizia”.

La showgirl paraguaiana svela perché ad un certo punto ha lasciato di punto in bianco il nostro paese per traslocare in Francia: “Mi ero trasferita a Parigi per amore. Stavo scappando dall’Italia per un uomo, poi ho scoperto che non era amore. Questo amore era Gianluca Vacchi”.

La Galanti parla anche della sua adolescenza difficile. Una serie di sfortunati accadimenti l’hanno portata a crescere troppo in fretta. “Ho avuto una grave carenza, mi mancava l’amore di una famiglia – spiega . Da piccolina, i miei parenti più stretti, compresa mia madre, sono venuti tutti a mancare nel giro di un anno. A 17 anni ero sola e per me è stato uno choc. Non avevo nessuno. Mi sono poi occupata dei miei due fratelli gemelli. Mio padre è caduto in depressione per dei problemi economici. Tutto era sulle mie spalle. Lui mi aveva dato una responsabilità troppo grande e avevo bisogno di una mano anche io. Con Anraud ho scoperto la serenità, ma nel 2014 abbiamo iniziato a litigare perché ci sono stati troppi ostacoli e la perdita di Indila Carolina. Quando l’ho conosciuto ho iniziato a fare un figlio dietro l’altro perché con lui volevo cambiare il ciclo della mia vita, volevo avere sei figli. Ora invece per colpa sua e della sua passione per il gioco ho dei problemi giudiziari, per esempio non posso entrare in America e sono sotto processo. Rischio pignoramenti e sequestri nonostante la colpa non sia mia”.

E’ il momento di ripercorrere il giorno funesto in cui la showgirl ha perso la sua bambina. Era il 3 dicembre del 2014. Indila Carolina aveva soltanto 9 mesi. “Ho ricevuto una telefonata dalla sorella di Arnaud mentre ero all’aeroporto – ricorda – Mi dice che Indila era morta e che dovevo tornare a Parigi immediatamente. Con lei abbiamo chiarito, ma come si può telefonare ad una essendo tu stessa madre, e dirle: ‘Tua figlia è morta’. Non riesco a dimenticarlo, avrei preferito altri modi perché è successo un bordello nell’aeroporto. Ho rischiato di perdere anche il funerale della mia bambina. Ho distrutto tutto e la security mi aveva persino legata. Ero con due amiche e grazie al pilota che ha accettato di farmi salire sull’aereo ho potuto prendere il volo. Ero completamente legata perché pensavano che avrei fatto cadere l’aereo e non avevano tutti i torti. L’immagine che non dimentico è che non riuscivo a toccarla. Non volevo darle un bacio. Era fredda, allora Arnaud cercava di scaldarla con le mani perché voleva le dessi un ultimo bacio, e lo ringrazio per avermi dato questa opportunità. Oggi cerco di trovarla in qualsiasi bambina che vedo per strada, cerco di immaginarmela cresciuta. Voglio che i miei figli non si dimentichino che hanno avuto una sorellina. All’ultimo compleanno ho fatto la torta. Ma ora non voglio più creare traumi nei bambini”.
Oggi la Galanti ha un unico rimpianto. “A volte mi do delle colpe che non ho nemmeno – dice – Indila è venuta a mancare nella settimana che doveva averla il padre, che invece è partito per Dubai con la sua compagna e lei è rimasta a casa a Parigi con la tata. E’ una cosa che trovo ingiusta. Quella sera Arnaud era rientrato a Parigi. E’ un miracolo perché poteva capitare prima e io mi trovavo alle Seychelles con le amiche e lui a Dubai. Dicono che è morta per un’infezione batterica del sangue. Mi hanno chiesto di fare l’autopsia e ho detto di no. Adesso mi chiedo perché non l’ho fatto, in quel momento non volevo associare quell’immagine alla mia bambina. Ancora cerco di fare pace con me stessa”.

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