Alla soglia dei 70 anni che compirà il prossimo 14 novembre, il principe Carlo d’Inghilterra si racconta al corrispondente reale […]
Alla soglia dei 70 anni che compirà il prossimo 14 novembre, il principe Carlo d’Inghilterra si racconta al corrispondente reale Robert Jobson, autore di una nuova biografia dal titolo “Charles At Seventy: Thoughts, Hopes And Dreams”.
Il primogenito di Elisabetta II parla per la prima volta del matrimonio con Diana durato 15 anni e da lui definito con rammarico “un errore enorme” e del difficile rapporto con i figli, William e Harry.
Di contro Diana, morta 20 anni fa in un terribile incidente stradale, definì le sue nozze con l’eterno erede al trono “un matrimonio affollato” per via dell’onnipresente Camilla Parker Bowles, il “terzo incomodo” riuscita a realizzare il sogno di sposare in seconde nozze il principe Carlo.
Prima del fidanzamento ufficiale, Carlo e Diana si incontrarono di persona solo 12 volte. Il loro fu un matrimonio obbligato. A fare pressioni fu soprattutto il principe Filippo e Carlo fu tentato di far saltare le nozze.
“Ho desiderato disperatamente annullare quel matrimonio quando durante il fidanzamento ho scoperto quanto fossero pessime le prospettive, non avendo avuto alcuna possibilità di conoscere Diana in anticipo. Ci siamo visti 12 volte prima di sposarci, io non ero in grado di capire se Diana fosse la donna della mia vita”, confessa.
“Carlo trovava l’umore altalenante e irrazionale di Diana impossibile da affrontare – spiega Jobson – I due avevano difficoltà anche nel dialogo. Pare che Carlo se ne fosse reso conto quando, provando a spiegarle le sue abitudini quotidiane, Diana sembrava non afferrare ciò che lui le diceva”. “Io non incolpo nessuno di tutto quello che è successo, sono state scelte sbagliate. Ora con Camilla sono felice”, dice oggi il principe.
A risentire del rapporto tra Carlo e Diana sono stati i figli. William, dice l’erede al trono nel libro, “ricorda l’irascibilità della madre, quello stesso carattere con cui Carlo si era dovuto spesso relazionare durante il loro matrimonio”.
Sebbene volubile, Harry è invece molto più affettuoso ed emotivo di William. La biografia conferma l’indiscrezione secondo cui l’arrivo a corte di Meghan Markle abbia contribuito ad avvicinare Carlo al suo secondogenito. Per tutta risposta, il primogenito di Elisabetta non ha soltanto finanziato il sì di Harry ma ha anche accompagnato Meghan all’altare.
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