In una lunga intervista al “Corriere della Sera”, Stefano Accorsi, 47 anni, parla dell’unione con Bianca Vitali, più giovane di […]
In una lunga intervista al “Corriere della Sera”, Stefano Accorsi, 47 anni, parla dell’unione con Bianca Vitali, più giovane di lui di 20 anni. L’attore l’ha sposata nel novembre 2015 dopo due anni e mezzo di fidanzamento. Galeotto fu l’incontro sul set della serie tv “1992”. La coppia ha un figlio, Lorenzo, che si è unito a Orlando e Athena nati dalla relazione dell’attore con Laetitia Casta.
Accorsi nega di essere un Peter Pan nonostante abbia sposato una donna più giovane. “All’inizio a me e a lei per primi questa differenza di età faceva un po’ impressione – confessa – Però abbiamo smesso di pensarci perché tutto andava bene e avveniva in modo molto naturale. Ho avuto la fortuna di incontrare una donna che è sì molto giovane ma ha una sua maturità sorprendente. Mi piace che Bianca abbia il suo sguardo sulle cose che inevitabilmente è quello di una giovane donna di 27 anni. Non mi sono messo con la ragazza che mi fa sentire di nuovo pischello: ci siamo sposati, abbiamo fatto un figlio che ha poco più di un anno, siamo andati a vivere insieme molto in fretta, l’idea di costruire una famiglia è arrivata rapidamente, lei ha conosciuto i miei due figli…”.
Nessun colpo di testa, dunque. “Non è stata una fuga dalla realtà – spiega – Poi Bianca è una in gamba, serissima, laureata con il massimo dei voti. Siamo innamorati, è andata bene”. “Non mi vivo come un Peter Pan – aggiunge – Ho figli, moglie, tutta un’organizzazione complessa per poter vedere i miei figli a Parigi. Vivo la famiglia come un posto importante della mia vita: ci sono ritmi, regole, educazione dei ragazzi. E ci sto bene. Non sono uno che sfugge a questo tipo di cose, anche se ogni tanto ho bisogno dei miei momenti di solitudine in cui mi rigenero”.
L’attore emiliano-romagnolo, proveniente da una famiglia di sinistra, commenta l’attuale scenario politico. “Non sono di quelli che dicono ‘che schifo’ – dichiara – Lega e 5 Stelle hanno vinto, tanta gente li ha votati, mi interessa e mi affascina capire il perché. Forse una volta mi sarei un po’ indignato. Ora dopo aver ideato, co-prodotto e recitato in “1992”, “1993” e “1994” ho imparato a vedere la politica in modo più analitico e mi dico che questa è una fase e spero venga presa come un’opportunità. C’è ancora spazio per la sinistra in questo Paese. Ora il governo è in luna di miele, vediamo quanto dura: perché poi bisogna risolverli i problemi. Detto questo trovo inaccettabile il modo di procedere a slogan di Salvini, le sue frasi come bombe che portano ad azioni più dimostrative per il suo elettorato che davvero risolutive, ma come nel caso dei barconi giocando con la vita delle persone”.
