Ieri sera Massimo Giletti ha debuttato su La7 con “Non è L’Arena”. Dopo lo scoop su Giancarlo Tulliani, il conduttore […]
Ieri sera Massimo Giletti ha debuttato su La7 con “Non è L’Arena”. Dopo lo scoop su Giancarlo Tulliani, il conduttore è tornato a parlare di vitalizi e baby pensioni, suoi cavalli di battaglia quando era in Rai. Ad attrarre l’attenzione dei telespettatori è stata la presenza in studio dell’ex fidanzata Alessandra Moretti del Pd. I due si sono dati del lei.
La prima puntata di “Non è L’Arena” si è aperta con un monologo di Giletti.
“Quando uno entra in una tempesta, non sa neanche se riesce a uscire vivo – ha detto – Spera solo di attraversala, fare in fretta. Quel giorno di mezza estate quando il direttore generale della Rai mi ha convocato al settimo piano di viale Mazzini per dirmi che era sua intenzione chiudere per sempre L’Arena e mi proponeva di fare il varietà, io non ho potuto fare altro che uscire dal suo studio, sbattere la porta e andarmene via. E mentre me ne andavo conscio che proprio quello sbattere la porta sarebbe stato chiudersi tante opportunità. Mentre scendevo le scale ho riavvolto tutto quello che avevo vissuto in quegli anni, 27 anni trascorsi all’interno della mia azienda, l’azienda che amavo. In quegli attimi ho incontrato i volti di tante persone, quelle che magari non conoscete, che compaiono nei titoli di coda ma fanno grande la nostra azienda. Poi ho pensato agli amici, ne cito due: Lamberto Sposini e Fabrizio Frizzi. Ho pensato, anche per paradosso, quando da ragazzo salivo quelle scale e avevo tanti sogni. Giovanni Minoli mi permise di realizzare quel sogno, ecco perché dirò sempre grazie a quell’azienda che amerò per sempre. Ero entrato ragazzo e sono uscito uomo, sono uscito da giornalista. Giornalista. Vorrei che fosse chiaro. Forse qualcuno non l’aveva capito. Mentre scendevo quelle scale ho pensato anche a mio padre che mi ha insegnato a non perdere la dignità. Se avesso accettato di fare il varietà, non solo avrei tradito me stesso ma anche voi che in tutti questi anni siete stati gli unici padroni de L’Arena. Quattro milioni di persone. Le lacrime che ho versato in conferenza stampa mi fanno credere che è una ferita lunga. Però sono convinto di una cosa che in fondo al tunnel c’è sempre una luce e si arriva in un mondo migliore”.
A “benedire” il programma anche Rosario Fiorello che ha inviato un videomessaggio. “Purtroppo la Rai non ha capito, ti hanno lasciato andare così – ha rilevato lo showman siciliano – Meno male che quel grande volpone di Cairo ha carpito le tue qualità e le ha messe a servizio di questa rete, La7. Quindi in bocca al lupo dal tuo amico Rosario Fiorello”.
IL MONOLOGO DI MASSIMO GILETTI (VIDEO)