“Io ed Elisa stiamo ancora insieme”. La dichiarazione rilasciata da Matteo Salvini dopo il polverone scatenato dalle foto che ritraevano […]
“Io ed Elisa stiamo ancora insieme”. La dichiarazione rilasciata da Matteo Salvini dopo il polverone scatenato dalle foto che ritraevano la fidanzata Elisa Isoardi intenta a sbaciucchiare l’avvocato romano Matteo Placidi ha fatto discutere quasi quanto gli scatti rubati dal paparazzo a Ibiza. Dopo giorni confusi segnati da una serie di interrogativi, persino Vittorio Sgarbi è intervenuto sulla questione tracciando un’accurata analisi della vicenda pubblicata sulle pagine del settimanale “Chi”.
Il critico d’arte inizia spiegando la distinzione tra “essere cornuti al Nord” ed “essere cornuti al Sud”. Lasciate in asso quello che state facendo e drizzate le orecchie.
“Dobbiamo dire che ci sono corna e corna: le corna al Nord sono un’altra cosa delle corna al Sud – esordisce Sgarbi – Essere cornuti in Padania è diverso da essere cornuti in Sicilia, e già questa rappresenta un’attenuante. Alla situazione di disagio si risponde in modo diverso. Ma il comandante in capo della Lega Nord non può tradire le sue origini, la sua fede e il suo credo, che si fondano sulla superiorità antropologica e civile del Nord rispetto al Sud, per comportarsi come un cornuto primario di Corleone. Ed è proprio qui la sostanza: se si è superiori bisogna anche fare i superiori, apparire tali, non si può cedere all’ira, a gesti inconsulti e neanche manifestare insofferenza. Le corna al Nord vanno portate con dignità e consapevolezza”.
Il critico d’arte bolla le foto rubate da “Chi” come una “vendetta” messa in atto dalla Isoardi per punire il leader della Lega reo di aver stretto un’affettuosa amicizia con la modella italo-marocchina Ahlam El Brinis.
“Mi son chiesto: così ingenua la Elisa? Così distratta da non poter amoreggiare in segreto? – spiega Sgarbi – La sua mi è sembrata, invece, una dichiarazione di guerra, una sceneggiatura concepita nel dettaglio. Le donne non sempre agiscono per istinto, ma conoscono meglio dei maschi il sapore della vendetta. Perché tanta crudeltà? Ma senza dubbio perché l’incontro con la marocchina Ahlam El Brinis in una discoteca aveva avuto un seguito privato anche se probabilmente non compiuto. La Isoardi, come ogni donna, ha pensato il peggio, non limitando l’interesse di Matteo a una forma di pura ammirazione e ha coltivato il legittimo sospetto. Poi, nel dubbio, si è vendicata. Che Salvini l’abbia fatto o non l’abbia fatto, la lezione c’è stata”.
“Nella interpretazione corrente si potrà dire che Matteo ha perdonato Elisa per la forza dell’amore – conclude – in quella più probabile, che ha capito la lezione e che nel suo futuro ci saranno meno marocchine, come dovrebbe suggerirgli anche la fede leghista. Ma l’uomo è debole. E lo fu anche il buon Matteo”.
