“Innanzitutto tengo a dire che qui il sesso non c’entra per niente. Anzi, il primo che colgo in atteggiamento equivoco, allunga le mani o, peggio, lo becco a fare una foto con lo smartphone, lo accompagno all’uscita senza tanti complimenti. Questo ambiente è solo per naturisti”. La doverosa precisazione arriva dal Signor Romeo che racconta al “Corriere della Sera” come il suo locale “L’Italo Americano”, ubicato a Cerro Maggiore, nel Milanese, sta per trasformarsi nel primo ristorante per nudisti d’Italia.
La metamorforsi del locale inizialmente specializzato in hamburger, patatine fritte e piatti stile Vecchia Arizona, avverrà a partire da venerdì 15 luglio ed è già boom di prenotazioni. “Mi sono documentato su Internet, ho fatto un giro sui siti per naturisti e ho visto che in Italia non c’è ancora niente del genere — ha raccontato lo chef Romeo — Questo nonostante si siano legalizzati a tutti gli effetti, almeno nella nostra regione, gli ambienti naturisti. Poi mi sono imbattuto, sempre sul web, in ciò che sta accadendo a Londra, dove qualcuno ha avuto l’idea, lo scorso aprile, di annunciare l’apertura del primo ristorante “senza veli” (quelli, appunto, mancanti, dei clienti) della City. Si tratta del The Bunyadi: aperto in giugno, ha già avuto oltre diecimila prenotazioni”.
Ma ecco come funziona. Chi ha fissato un tavolo entra (vestito) nel ristorante di via San Clemente 151 (periferia del paese), si sistema dietro apposite tende e separé e si spoglia. Poi si accomoda e inizia a cenare, con il cellulare rigorosamente spento. Per il momento si tratterà di un esperimento una volta alla settimana. I costi variano dai 100-120 euro a coppia ai 50-100 euro per i single. Sconti per gli iscritti all’Associazione Naturista italiana.
