Gabriele Muccino critica Pasolini, pioggia di insulti su Facebook - Perizona Magazine

Gabriele Muccino critica Pasolini, pioggia di insulti su Facebook

Daniela Vitello

Gabriele Muccino critica Pasolini, pioggia di insulti su Facebook

| 04/11/2015

Nell’acceso dibattito tra estimatori e detrattori dell’opera di Pier Paolo Pasolini, riesploso in occasione del quarantesimo anniversario della morte, entra a gamba tesa Gabriele Muccino. Il post pubblicato dal regista su Facebook ha scatenato un putiferio.

“Leggo tanto di lui in questi giorni, ovunque – esordisce Muccino – Lasciatemi dire la mia, ciò che penso da quando iniziai a sognare di diventare, un giorno, un regista…So che quello che sto per dire suonerà impopolare e forse chissà, sacrilego? Ma per quanto io ami Pasolini pensatore, giornalista e scrittore, ho sempre pensato che Pasolini regista fosse fuori posto, anzi, semplicemente un “non regista” che usava la macchina da presa in modo amatoriale, senza stile, senza un punto di vista meramente cinematografico sulle cose che raccontava…”.

“In quegli anni Pasolini regista – prosegue  – aprì involontariamente le porte a quella illusione che il regista fosse una figura e un ruolo accessibile a chiunque, intercambiabile o addirittura improvvisabile…”.

“Non basta – aggiunge Muccino – essere scrittori per trasformarsi in registi. Così come vale anche il contrario. Il cinema Pasoliniano aprì le porte a quello che era di fatto l’anti cinema in senso estetico e di racconto. Il cinema italiano morì di lì a pochissimi anni con una lunga serie di registi improvvisati…».

Ancora più incisiva la chiusa del post: “Con legittimo e immenso rispetto per Pier Paolo Pasolini poeta e narratore della nostra società quando ancora in pochi riuscivano ad interrogarla, provocarla e analizzarla, il cinema è però altra cosa“.

Una pioggia di insulti ha investito Muccino portandolo a replicare nella notte agli internauti: “Tutti in fila… uno due, uno due… e chi non la pensa come voi, olio di ricino. Ma per favore, popolo di Facebook che insulta prima ancora di leggere e cercare di comprendere quello che io ho veramente scritto e non ha mai voluto l’ambizione di trovare consenso o condivisione ma solo di essere raccontato. È ancora un nostro diritto dire cosa pensiamo? A quanto pare no. Meglio dare del mediocre, dell’arrogante, della nullità, insulti a destra a manca, una sassaiola da vandalismo intellettuale contro colui che ha osato dire che forse la terra non era al centro dell’Universo. Non mi scalfisce ciò che leggo ma il giudizio che esce fuori con tanta rabbia e violenza. Il giudizio che inconsapevolmente date di voi stessi e della violenza che esternate e che non era affatto presente in quanto da me scritto”.

Dopo lo sfogo notturno, la pagina Facebook di Muccino è stata chiusa. “Questa mattina ho trovato il mio account FB disabilitato. Non ho rispettato le ‘condizioni’. No comment”, annuncia il regista con un tweet. Poche ore dopo, aggiunge: “E insomma non si può osare di scrivere che Pasolini fosse un regista meno abile come regista che come (altissimo) scrittore. Tutti addosso”.

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