Ennesimo botta e risposta tra Amanda Bonini, ultima compagna di Pino Daniele, e Fabiola Sciabbarrasi, seconda moglie del cantante scomparso un mese fa. Ad iniziare è la Bonini che, in una lettera inviata all’Ansa, si dice preoccupata delle sorti del “cuore” di Pino Daniele. Il corpo del cantante è stato sottoposto ad autopsia dopo la morte per infarto. Attualmente gli esperti stanno esaminando i campioni di tessuto già prelevati.

“Ho appreso dai giornali – scrive Amanda – che durante l’autopsia è stato espiantato il cuore di Pino. Avere la conferma che fosse tutto vero è stato devastante e ancor più doloroso dover intuire quale potrebbe essere il suo destino una volta terminati gli esami…. Se razionalmente, con grande dolore, devo accettare una disposizione del PM come atto dovuto, al contempo, trovo moralmente inaccettabile che quel cuore, che idealmente è il luogo dell’anima di Pino, in cui sono le persone che ama, gli amici veri, dove è Napoli, dove c’è un po’ di Maremma, dove sono le sue passioni e le sue ispirazioni, possa essere distrutto e smaltito come un “rifiuto organico” qualsiasi, per dirla con le sue parole…. “come una carta sporca”“.

“Mi auguro – prosegue la donna – che esista la possibilità che i suoi resti possano essere ricongiunti e possano finalmente riposare in pace nel silenzio incantato della campagna Toscana. Confido nel buonsenso e nel rispetto che un paese civile dovrebbe avere nei confronti della dignità umana, a maggior ragione nei confronti di una personalità unica ed irripetibile come quella di Pino”.

Pronta la replica della famiglia per bocca di Luisa Regimenti, medico legale che assiste Fabiola Sciabbarrasi , la seconda moglie di Pino Daniele: “Del cuore bisognava averne cura finché batteva“.  “Il cuore – precisa la Regimenti – è presso l’Istituto di Medicina legale e rimarrà ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al momento opportuno, su richiesta della famiglia, sicuramente il magistrato lo restituirà“.

L’autopsia sul corpo di Pino Daniele è stata disposta dopo che la Sciabbarasi ha chiesto chiarezza sulle ultime ore di vita del marito ed in particolare sul presunto ritardo nei soccorsi dovuto alla scelta di lui di farsi trasportare in auto fino all’ospedale Sant’Eugenio di Roma a bordo di un’auto guidata proprio dalla Bonini.