Gaetano Curreri, leader degli Stadio, è finito nell’occhio del ciclone per via di un’esternazione a cui si è lasciato andare dietro le quinte dell’Arena di Verona. L’occasione era l’ultima puntata di “Arena Suzuki”. Il cantante aveva appena ricordato Giovanni Pezzoli, lo storico batterista della band bolognese scomparso lo scorso dicembre. “Questo applauso lo vorrei anche per Giovanni Pezzoli, perché questa canzone è nata insieme a lui ed è stata scritta insieme a lui, ed è la canzone della nostra storia agli inizi, quando eravamo il gruppo di Lucio Dalla e giravamo l’Italia con un furgone. Lui stava vicino all’autista e noi stavamo dietro perché scendevamo per primi…”, aveva detto dopo aver eseguito “Grande figlio di pu**ana”.
L’esternazione choc in un video poi rimosso
Una volta raggiunto il backstage, però, la “musica” è cambiata. “Così la smetteranno di rompere i co*lioni, ‘sti fan di me*da”, ha sbottato Gaetano Curreri come si evince da un video pubblicato sul sito ufficiale degli Stadio, poi rimosso. Sui social, com’era prevedibile, è scoppiato il putiferio. Il cantante è stato costretto a scusarsi.
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Gaetano Curreri: “Mi riferivo ad un ristretto gruppo di fan”
“Chiedo scusa a chiunque possa essersi sentito offeso dall’esternazione fatta uscendo dal palco, ovviamente, riferita ‘ad un ristretto gruppo di fan’ che, da anni, delegittimano la mia persona con calunnie, fake news, e augurio di morte – ha tenuto a precisare – Avrei potuto certamente esprimermi in maniera più diplomatica. Il mio è stato uno sfogo, mosso dall‘emozione di risalire sul palco dopo tanto tempo e dal persistente dispiacere nel vedere pubblicati on line, post come questo, messi in rete da individui che non possono certo essere definiti ‘fan’. Rispettare la vita e la morte è segno di civiltà!”.
“Non ho mai ritenuto corretto diffondere notizie legate alla nostra sfera privata”
“Le vicende di 40 anni di vissuto in cui l’idillio sarebbe innaturale – ha aggiunto – devono essere patrimonio personale di una band e non ho mai ritenuto, ne ritengo corretto ora, diffondere notizie legate alla sfera privata di ciascuno di noi. Purtroppo non per tutti è così, ed è doloroso che molte situazioni siano state strumentalizzate per seminare un odio non aderente al mio pensiero e a quello della band. Ringrazio tutti coloro, e sono tantissimi, che in questi anni, resi difficili da vicissitudini personali, ci hanno dimostrato il loro affetto e donato la forza e l’energia per tornare a condividere insieme le emozioni del palco. Vi voglio bene”.