La prima stagione di “Viva Rai2!” si è conclusa in maniera trionfale. L’ultima puntata del morning show che ha tenuto gli italiani incollati alla tv per sei mesi alle prime ore del mattino ha registrato il 22.9% di share. Un vero record per Rai2 che, prima dell’avvento dello showman siciliano, ha dovuto accontentarsi di un misero 1%. Calato il sipario sul programma cult, Fiorello ha assicurato che “Viva Rai2!” non traslocherà dalla seconda alla prima rete a patto che si arrivi ad un compromesso con i condomini di via Asiago sempre più sul piede di guerra.

Fiorello e la nostalgia per la Sicilia: “Non a caso ci chiamano terroni”

In un’intervista rilasciata a “Quotidiano.net”, Fiorello ha parlato del suo amore per Sicilia, palesato più volte in questi sei mesi a “Viva Rai2!”. Nonostante viva a Roma da anni, Fiorello ha spiegato che la nostalgia della sua terra alberga costantemente nel suo cuore: “Si manifesta ogni qualvolta vedi una foto, del cibo, ricordi un profumo e allora penso: ‘Ah la nostalgia della mia terra!’. Ci chiamano ‘terroni’ non a caso… Ci chiamano così perché siamo attaccati alla terra”.
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“Catania è il luogo dei sogni, ad Augusta gli anni più belli della mia vita”

Rosario Tindaro Fiorello, questo il suo nome all’anagrafe, è nato a Catania 63 anni fa. La “città nera” dominata dall’Etna è diventata negli anni “il luogo dei sogni, del ragazzino che va ad abitare in provincia e che il sabato e la domenica viveva la vita da cittadino a Catania: e allora con gli amici si andava al cinema a Catania, in discoteca a Catania, al negozio più bello a Catania, a comprare i dischi a Catania, a Catania che era la Milano del Sud, e quindi per me rappresentava questo”. Ma non c’è solo Catania nel suo cuore.
“Augusta è la città dove ho vissuto gli anni più belli della mia vita – ha confidato – ossia quelli dell’adolescenza, del liceo, ed è lì che ho iniziato la mia carriera facendo le radio libere degli anni 70 e poi il villaggio turistico”.

“La Sicilia è bella così com’è con tutti i pregi e i difetti”

Lo showman è consapevole del fatto che la sua terra necessiti di un miglioramento su più fronti. “La Sicilia è bella così com’è con tutti i pregi e i difetti – ha sentenziato – I difetti si migliorano, e negli anni questo cambiamento lentamente sta avvenendo. Stiamo migliorando, ma non amo poi molto parlare e sentire parlare dei difetti, soprattutto da parte di coloro, come me, che non vivono più in Sicilia e lo fanno comodamente seduti su un divano da Roma. Noi siciliani che siamo andati fuori siamo tutti bravi a dire cosa non vada, ma intanto noi ce ne siamo andati”.

“Sapevo che se avessi voluto fare quello che sto facendo ora, dovevo partire”

“Ricordarmi in Sicilia, più che emozionarmi mi intenerisce – ha confessato – Rivedo un ragazzo carico di sogni e di speranze. E già sapevo che prima o poi sarei dovuto andare via da quei luoghi del cuore, ed ero combattuto perché mi dispiaceva. Ogni volta che arrivavo a Reggio Calabria, per esempio quando ho fatto il militare, provavo veramente nostalgia mista quasi a dolore per il fatto di lasciare la Sicilia. Però sapevo che se avessi voluto fare quello che poi sto facendo ora, sarei dovuto partire. Piano piano mi sono preparato”.

“La Sicilia è bella tutta…anche quella di cui si parla meno”

Quali luoghi consiglierebbe ad un turista? “La Sicilia è bella tutta, non per essere banale… anche quella di cui si parla meno rispetto alle località blasonate come Siracusa, Taormina, Erice, Selinunte e molte altre – ha risposto – E’ incantevole e sorprendente anche la Sicilia dell’interno, o la zona dei Nebrodi. Ecco, invito chi va in Sicilia a ricordarsi di esplorare anche i luoghi dell’entroterra per scoprire i mille tesori custoditi in quella Sicilia più misteriosa e nascosta”.

“Nella mia zona, la granita con brioche non la batte nessuno”

L’intervista si è conclusa con l’elenco dei suoi piatti preferiti. I suoi gusti variano a seconda di dove va: “Intanto, per cominciare, l’arancino/a arancini/e, nelle due forme, quello per me è il pasto completo preferito; soprattutto, io amo l’arancino al burro, quello bianco senza ragù dentro. Mi piace tantissimo. Poi, se vado a Palermo gli anelletti al forno sono pazzeschi. Nella mia zona, beh, la granita con brioche non la batte nessuno. La fanno in modo unico”.