Celebrità

Fedez: “Il mio tumore scoperto per caso da una dottoressa. Ora ho sempre paura di morire”

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07 Luglio 2022, 10:29

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L’intervista intima rilasciata da Fedez a “Vanity Fair” parte dalla cicatrice sullo stomaco retaggio dell’intervento di oltre 6 ore durante il quale gli è stato asportato un tumore al pancreas. “Prima faceva male, ora va molto meglio – confessa – I giorni immediatamente dopo l’intervento, ho sentito i miei organi che si mettevano a posto. L’intestino da una parte, il fegato dall’altra. Per operarmi, alcuni sono stati tolti dal mio corpo e messi sul tavolo, per esportare il tumore. Poi sono stati rimessi di nuovo all’interno, ma senza curarsi troppo dell’ordine. Perché, mi hanno spiegato i medici, tocca a loro ritornare nella posizione di sempre”.

Fedez e Chiara Ferragni (Foto Instagram)

“Dopo l’intervento, mi sveglio sempre alle cinque del mattino”

Adesso il rapper sta bene, “a parte il problema che dopo l’intervento mi sveglio sempre alle cinque del mattino. E non conta se vado a letto tardi. È come una maledizione”. “Non ho nemmeno 33 anni, ho i capelli bianchi, due figli e un tumore alle spalle. Posso dire che ho vissuto abbastanza vite per ritenermi diversamente giovane”, aggiunge.

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Fedez (Foto Instagram)

“Devo la vita a una dottoressa passata per caso durante un esame”

Fedez racconta per la prima volta come, quattro mesi fa, ha scoperto di avere un tumore: “Destino. Fortuna. La chiami come vuole. Faccio un esame generale ogni sei mesi. Quando è arrivato il giorno dell’appuntamento, ho litigato con Chiara e mi sono presentato con due ore di ritardo. Mentre mi visitavano, è passata di lì, per caso, una dottoressa che non doveva passare di lì. Ha guardato il monitor e ha ritenuto che il mio pancreas non fosse proprio nella norma. Le devo la vita”.

Fedez, Tananai e Mara Sattei (Foto Instagram)

“Nonostante la paura, ho voluto sapere tutto”

“Ho avuto paura – ricorda – Però ho voluto sapere tutto. Tutto. I medici sono stati chiari: da questa operazione puoi uscire vivo, morire nei giorni successivi, oppure non farcela durante l’intervento. È durata sei ore e mezza. Ma è andata bene e ora sono fuori pericolo, diciamo, al 99 per cento”. Il cantante confessa di essere cambiato tantissimo dopo la malattia e l’operazione: “Sì, mi sono successe cose che avrei preferito non accadessero, ma l’epilogo mi fa ritenere molto fortunato. Mi tocco sempre i cog*ioni quando dico queste cose!”.

“Non voglio sprecare il mio tempo prestando il fianco alle polemiche”

“Sono cambiato con tutti – spiega – Ho compreso soprattutto quanto sia una perdita di tempo prestare il fianco a polemiche facili. Una volta mi facevo guidare dalla pancia, adesso ho priorità diverse perché il tempo che abbiamo su questa terra è limitato. E io non lo voglio più sprecare. Se sono diventato più mansueto? Sono un pezzo di me*da come sempre. Semplicemente le esternazioni che prima facevo in pubblico ora le tengo per me”.

Fedez con la figlia Vittoria (Foto Instagram)

“La mia vera paura è che mi possa venire una recidiva”

“Ora ho sempre paura di morire – ammette – Il mio mantra è uno: vivere abbastanza per essere ricordato dai miei figli. Lo so, è un mantra un po’ triste, ma è l’unica cosa veramente importante per me. La vera paura è che mi possa venire una recidiva. Però non dovrebbe succedere. E non succederà”. La malattia, si scopre, ha contribuito a rafforzare il suo rapporto con la moglie: “Un evento del genere non può che fortificare un rapporto. Io non ho dubbi: quello che ci è accaduto ha rafforzato in maniera granitica il nostro rapporto”. Anche il rapporto con sua madre è cambiato: “Se prima eravamo più anaffettivi, adesso lo siamo meno”.

Chiara Ferragni e Fedez (Foto Instagram)

Fedez-imprenditore: “Ho una trentina di dipendenti, il 90% è donna”

A capo di un’azienda con 30 dipendenti, Fedez si dice fiero di ciò che ha costruito. Ho lottato per scappare dalla classe sociale in cui sono nato – dice – e oggi vivo troppo lontano per poter dare consigli. Non riesco a fare come Briatore. Mi rendo conto della condizione di privilegio in cui vivo e l’unica cosa che posso fare è restituire un po’ del mio privilegio e della mia ricchezza in qualcosa di utile. Quello che invece posso fare come imprenditore è costruire un’azienda sana e io sono fiero di quella che ho costruito. In questo momento siamo quasi una trentina di persone e il 90 per cento è donna. E sono felice di aggiungere che cinque di queste donne sono rimaste incinte e hanno fatto figli”.

“Purtroppo i miei figli non conosceranno la fame”

“Bisogna creare un bel clima e non penso di esserci riuscito sempre, onestamente – confida – Non credo nella favola dell’imprenditore dei miracoli. Però credo di essermi sempre comportato correttamente in tema di diritti. Non do valore agli attestati scolastici. Gli studi e l’esperienza servono, sono preziosi. Ma non bastano. Perché ci sono cose che i percorsi scolastici o lavorativi non ti possono insegnare. Una di queste è la fame. Quella te la insegna solo la strada. I miei figli purtroppo non la conosceranno”.

“Vorrei altri figli, di sicuro almeno un altro”

Oggi “sono tante le persone a cui devo essere riconoscente. Gli amici, perché senza di loro non sarei qui. La dottoressa che ha scoperto il tumore: era presente al concerto in piazza Duomo, ci siamo abbracciati e ci siamo commossi. E poi, i medici che mi hanno operato e mi hanno in cura”. Tra dieci anni come si vede? “Avrò 42 anni e farò ancora quello che faccio oggi – sentenzia – Però vorrei altri figli, di sicuro almeno un altro. E poi mi piacerebbe che la maturità mi portasse ancora più serenità”.

Pubblicato il

07 Luglio 2022, 10:29

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