Nell’universo in continua evoluzione, i podcast non di rado si trasformano in terreno di scontro. Specie quando al centro di tutto ci sono interessi economici. Un esempio recente è il dissidio tra Christian Vieri, Daniele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola sulla Bobo Tv. Ma ancor più significativo è stato lo scontro tra Fedez e Luis Sal, co-fondatori del podcast “Muschio Selvaggio”, culminato con la vittoria verbale dello youtuber rappresentata dalla celeberrima frase “Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”.

Adesso al fianco di Fedez c’è Mr. Marra

Il rapper ha perso la battaglia verbale ma ha continuato a gestire il podcast. Dopo qualche puntata condotta in solitaria, ha iniziato una collaborazione con Mr. Marra con il quale ha instaurato una grande sintonia. “Finalmente c’è qualcuno che lavora a questo programma”, ha detto il marito di Chiara Ferragni nell’episodio del 13 novembre. Nella stessa puntata ha lanciato frecciatine a Luis Sal, in particolare sul tema degli introiti passivi: “A volte i soldi li guadagna chi non lo fa neanche questo podcast”.
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Com’è andata a finire tra Fedez e Luis Sal

In tanti si chiedono come sia andata a finire la questione legale. A svelare l’arcano è “Chi” nel numero in edicola questa settimana. “Pare che si sia risolta con un accordo economico e patto di riservatezza tra le parti – si legge sul settimanale – la causa con Luis Sal, che fino a maggio conduceva il podcast con lui. Dopo la sparizione dello youtuber insieme al quale aveva partecipato a “Celebrity Hunted – Caccia all’uomo”, Fedez si era detto molto amareggiato: “Questa situazione mi ha portato tanto dispiacere non tanto per il format in sé. Sono cosciente che la narrazione che verrà fatta è ‘Fedez litiga con tutti’. La cosa che mi dispiace di più è che per lavoro si è rotto un rapporto che andava anche oltre il lavoro. Non è stato un periodo facile perchè tenevo molto a Luis e credo che lo abbiate visto tutti in questi anni. Ci tenevo molto a questo rapporto, di conseguenza è strano portare avanti questa cosa da solo, però non mi sento di buttare via tre anni di lavoro”.

Luis Sal: “Fede, non giochiamo più. Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”

Qualche giorno dopo, era arrivata la replica di Luis Sal: “Mi sono trovato a dovermi difendere dal legale di Federico e tuttora mi trovo a dovermi difendere anche dalle cose non vere che dice su di me. E ora mi trovo a dovermi difendere pubblicamente davanti a una narrativa della quale non avrei voluto far parte neanche nel privato, a un giochino di Federico che è molto bravo a fare a cui io non voglio giocare. Fede, non giochiamo più. Dillo alla mamma, dillo all’avvocato (…) Avrei continuato se avesse mantenuto le mie idee del progetto oltre che le sue. Ho condiviso molte delle sue idee, come andare a Sanremo anche se non ero d’accordo. E tantissime altre cose in cui l’ho assecondato. Quando si trattava di ascoltarmi, ninta”.

Fedez: “Hai smesso di pagare gli stipendi a persone che non sono multimilionarie come noi”

Immediata e durissima la controreplica di Fedez: “Se questo senso di oppressione che avevi nei miei confronti era latente da così tanto tempo, perché hai deciso di fondare una società insieme a me due settimane prima di lasciarla chiedendomi poi successivamente 600mila euro? (…) Quando si ha una società non si può andare via rompendo il giochino e sbattendo la porta perché ‘Oh mio Dio, mi sono stufato’. Da quando hai deciso di abbandonare il podcast hai smesso di pagare gli stipendi a persone che non sono multimilionarie come me e come te. Hai smesso di pagare gli affitti, hai lasciato dei debiti nei miei confronti e nonostante questo continui a guadagnare soldi con le visualizzazioni senza fare un ca**o”.

La smentita di Luis Sal: “Non c’è stato nessun accordo, siamo ancora in causa”

AGGIORNAMENTO
Luis Sal ha smentito l’indiscrezione di “Chi” attraverso un post condiviso sulla pagina Instagram di “Muschio selvaggio”. “Ciao muschietti selvaggi – ha scritto – Piccolo aggiornamento dato che stanno uscendo vari articoli sui giornali: non c’è stato alcun accordo, tantomeno di riservatezza, ed anzi siamo in causa (fatta da Federico) e mi sto difendendo”.