Enrico Ruggeri: "Mio padre è morto di depressione"

Enrico Ruggeri: “Mio padre è morto di depressione, ha dilapidato un patrimonio”

Daniela Vitello

Enrico Ruggeri: “Mio padre è morto di depressione, ha dilapidato un patrimonio”

| 02/05/2023
Enrico Ruggeri: “Mio padre è morto di depressione, ha dilapidato un patrimonio”

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Enrico Ruggeri, 65 anni, 32 album, più di quattro milioni di dischi venduti, 11 Festival di Sanremo di cui due vinti, si confessa in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. Il cantautore milanese esordisce spiegando il suo rapporto con le stroncature e con le critiche negative che considera da sempre il suo motore “anche se mi feriscono enormemente”. “Le cose migliori le ho sempre fatte sotto pressione, quando sono sotto tiro”, svela. La musica, aggiunge, “è stata la mia salvezza da quel mondo: avevo la mia micro-popolarità al liceo perché ero quello strano che suonava”.

Veronica Maya e Enrico Ruggeri (Foto Instagram)

“Appartengo a una generazione in cui dovevi essere diverso per rimorchiare”

Il giornalista rievoca i tempi in cui Enrico Ruggeri andava in giro con un pitone per fare colpo. “Appartengo a una generazione in cui dovevi essere diverso per rimorchiare – spiega il cantante – mentre oggi gli adolescenti sono tutti uguali; io ogni cento metri vedo uno che scambio per mio figlio. Allora invece il pensiero era diverso: devo fare qualcosa che non fa nessuno. Il pitone lo aveva Alice Cooper, Alex di Arancia Meccanica… E poi funzionava. “Io vengo da una generazione che qualche libro l’ha letto – continua – Oggi invece la cultura sembra rientrare nell’alveo della noia, si ride al solo nominarla. Io mi incaz*o quando mio figlio mi chiede quanto guadagno. Vengo da un mondo che pensava fosse un atto di maleducazione chiedere quanto uno guadagna”.
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Enrico Ruggeri (Foto Instagram)

“Mio padre non ha lavorato un solo giorno, sono cresciuto con il disprezzo del denaro”

“Mia madre è andata avanti a pagarmi le tasse dell’università fino all’87 racconta – Quando ho vinto Sanremo con ‘Si può dare di più’ ha capito che non avrei finito Giurisprudenza. Mio padre è sempre stato assente, è morto di depressione. Non ha lavorato un solo giorno della sua vita e ha dilapidato un patrimonio di generazioni. Ma lo ringrazio perché io sono cresciuto con il disprezzo del denaro tipico dei ricchi e provo la rabbia che anima i poveri. Intendiamoci, non ero povero, appartenevo alla piccola borghesia, ma avevo zie super snob, respiravo il gusto del bello, l’aria da signori pur non essendolo. Una condizione ideale: se fossi nato ricco avrei fatto di meno, ma se fossi stato proletario sarei stato meno elegante”.

Marcello Veneziani, Vittorio Sgarbi e Enrico Ruggeri (Foto Instagram)

“A fine concerto, se andava male, andavo via con una ragazza per sera”

A proposito di donne, Enrico Ruggeri dice: “Quando diventi famoso le opportunità si moltiplicano in modo esponenziale. Ho passato stagioni in cui facevo 150 concerti all’anno e se andava male andavo via con una ragazza per sera. Se andava male”.

Pubblicato il 02/05/2023 14:42

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