Emma Marrone ricorda il padre Rosario stroncato dalla leucemia un anno fa. “In questa voce che si spezza, in una punta di amarezza, in questa vita che non ti concede neanche un attimo di tenerezza. Ma tu sei nelle mie parole, nel silenzio del dolore, in questa casa mezza vuota che però ha sempre il tuo odore. Mi mancherai per sempre Ros. E io ti amerò per sempre. Ciao Pa”, scrive la cantante salentina condividendo una serie di scatti. Commovente anche il ricordo del fratello Francesco detto Checco: “Un anno fa come oggi tutti perdevamo qualcuno. Un figlio, un marito, un padre, un fratello, uno zio, un amico, un collega. È difficile colmare la tua assenza ma ce la stiamo mettendo tutta. Ci manchi VECCHIO LUPO”. Rosario Marrone aveva 66 anni.
“Non era solo padre per me, ma anche figlio, amico, compagno di avventure”
“Era un infermiere e quando tornava a casa faceva iniezioni e medicazioni a tutto il vicinato, spesso per chi non se le sarebbe potute permettere – ha raccontato Emma Marrone lo scorso giugno in un’intervista rilasciata a Michela Murgia per “Vanity Fair” – Non tutte le donne hanno rapporti difficili col genitore, io col mio ho avuto un legame bellissimo. Non era solo padre per me, ma anche figlio, amico, compagno di avventure. Certe sere uscivamo e tornavamo brilli, con mia madre che ci aspettava sulla porta. Quando i miei amici venivano a cena e a fine serata poi sgattaiolavano fuori per fumare, mio padre li guardava e diceva: ragazzi, la canna ve la potete fare anche qui. Mamma dice che io sono quella che gli somiglia di più”.
“Sentivo le urla di mia madre, è stato terribile”
“Quando è morto io ero via un paio di giorni, l’avevo sentito la sera prima – ha confidato – ‘prendo un volo domattina e alle 13 sono già con le gambe sotto al tavolo’. Ti aspetto, mi ha risposto. Invece al mattino era morto. Quando ho visto il numero di mio fratello ho capito subito, dall’altra parte sentivo le urla di mia madre, è stato terribile. E io non c’ero. Non ho rimpianti. Credo anzi che sia un suo regalo. Sentiva che sarebbe morto e sono convinta che mi abbia voluto risparmiare dalla sua morte, in modo che lo ricordassi vivo e felice nella chiamata della sera prima”.
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“Lo chiamavo Peter Pan perché non voleva mai crescere”
Nel novembre 2022, a due mesi dalla scomparsa del padre, Emma Marrone ha avuto un crollo emotivo mentre parlava di lui a “Luce”, un evento organizzato a Palazzo Vecchio a Firenze da “La Nazione”. “Adesso che lui non c’è sono un’altra persona e lo sto scoprendo ogni giorno perché la vita ti cambia, ti cambia tutto all’improvviso – ha detto dopo aver ripreso a fatica il filo del discorso – Lo sto capendo, sono appena nata (…) Imparerò a gestire il mio lavoro e le mie emozioni in un nuovo modo. Ho ancora tanti sogni, una famiglia meravigliosa e sono pronta a portare avanti le mie battaglie, ad aiutare gli altri perché fortunatamente non mi faccio incattivire, non mi faccio indurire”. “Lo chiamavo Peter Pan perché non voleva mai crescere – ha aggiunto – Di lui ho sempre apprezzato la generosità. Faceva l’infermiere e quando qualcuno non riusciva ad andare in ospedale si recava di persona a casa a fare le medicazioni”.