Televisione

Denise Pipitone, Giacomo Frazzitta: “Il supertestimone non si è fatto vivo con me”

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01 Giugno 2021, 13:04

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L’avvocato di Piera Maggio durissimo sulla fuga di notizie

  • “Tirare fuori notizie riservate dalla Procura è un danno, così non arriveremo mai alla verità”
  • “Escludo che Anna Corona e Giuseppe Della Chiave siano indagati”
  • “Non è vero che ho incontrato l’anonimo, lo sto ancora aspettando”

Ieri a “Storie Italiane”, Giacomo Frazzitta – legale di Piera Maggio – si è espresso duramente contro la fuga di notizie che rischia di pregiudicare la nuova indagine avviata dalla Procura di Marsala in merito alla scomparsa di Denise Pipitone. L’avvocato ha invitato a rispettare il segreto istruttorio.

Denise Pipitone (Foto da video)

“Tirare fuori notizie riservate dalla Procura è un danno”

“Partiamo da un presupposto – ha esordito – Non dobbiamo essere ipocriti e dobbiamo dire che l’inchiesta giornalistica portata avanti in questi due mesi ha certamente consentito di poter aiutare la Procura a riaprire questa indagine. Su questo non c’è ombra di dubbio. Però noi non sappiamo chi sono gli indagati, potrebbe pure essere un fascicolo contro ignoti. Non è detto che sia vera quella notizia che è emersa. Però se c’è un’indagine in corso, credo che il lavoro dei giornalisti debba proseguire sulla base di quelli che sono gli elementi già emersi con il ‘cold case’, cioè i fatti che già si conoscevano, approfondirli e verificare quali siano le discrasie. Non bisogna sostanzialmente andare a fare un lavoro di distruzione dell’indagine in corso. L’indagine è qualcosa di estremamente fragile, di riservato. Andare a tirar fuori le notizie riservate dalla Procura è un danno”.

Eleonora Daniele e Giacomo Frazzitta (Foto da video)

“In questo modo non arriveremo mai alla verità”

“Qui dobbiamo capire se vogliamo il bene di questa storia e quindi lasciare lavorare in pace coloro che svolgono l’indagine, e quindi la Procura ma anche noi del nostro studio – ha aggiunto – Oppure dobbiamo distruggere questo lavoro che è molto fragile nella sua parte iniziale. Sappiamo benissimo che i fatti per raggiungere una soglia di valenza probatoria hanno necessariamente bisogno di un sostegno differente al di là di ogni ragionevole dubbio. Se cominciamo a disturbare la Procura, a dare notizie, false o non false, che sono o potrebbero essere riservate, è chiaro che facciamo un danno. E così non arriveremo mai alla verità”.

Piera Maggio con la figlia Denise (Foto da video)

“Abbiamo sollecitato una maggiore blindatura dell’indagine”

Giacomo Frazzitta ha confessato di non avere contezza dell’esito dell’ispezione effettuata dalla Procura di Marsala nell’ex abitazione di Anna Corona e ha ribadito che – a suo dire – non andasse fatta proprio nel giorno in cui Mazara del Vallo era al centro dell’attenzione dei media per via della fiaccolata in piazza organizzata per la piccola Denise. “Abbiamo sollecitato in maniera ufficiale una maggiore blindatura di questa indagine”, ha svelato.

Sulle tracce di Denise Pipitone, 17 anni dopo la sua scomparsa (Foto da video)

“Escludo che Anna Corona e Giuseppe Della Chiave siano indagati”

Giacomo Frazzitta ha commentato così l’indiscrezione lanciata da “Quarto Grado” secondo cui Anna Corona e Giuseppe Della Chiave sarebbero indagati: “La mia reazione è stata di nausea. Mi sono messo nei panni di quei due indagati che non hanno ricevuto nulla e quindi potrebbero benissimo non essere indagati e ho pensato che fosse una vergogna. Non abbiamo ancora la certezza che queste due persone siano indagate. In ogni caso, essere indagato non vuol dire essere colpevole. Però in un contesto giornalistico complesso come quello che si è realizzato, che ripeto essere stato importante per avviare l’indagine e riaprire il caso, siete stati tutti – ognuno a vostro modo – importanti, credo che sia nauseabondo che un soggetto debba sapere dalla stampa di essere indagato. Mi permetto di escludere che lo sia”.

Anna Corona (Foto da video)

“Sono persone già indagate e archiviate”

“La giornalista che ha voluto violare il segreto istruttorio ha fatto il suo lavoro, bisogna vedere se l’ha fatto bene o meno – ha puntualizzato – Credo che Anna Corona e Giuseppe Della Chiave non siano indagati, loro non hanno ricevuto niente da quello che ho potuto comprendere dai colleghi difensori. Sono due soggetti che sono stati indagati e archiviati, per essere rimessi in campo con un’indagine a loro carico, ci dovrebbero essere cose davvero molto importanti. La notizia della riapertura delle indagini è chiaro che l’abbiamo compresa da quell’accertamento che è stato fatto in via Pirandello n. 55. Però da lì a passare che ci siano degli indagati ce ne vuole e noi non abbiamo certezza di questo. Credo che non vadano neppure disturbati in questo senso. Sono persone che hanno già subito un’indagine e sono stati archiviati”.

Sulle tracce di Denise Pipitone, 17 anni dopo la sua scomparsa (Foto da video)

“I giornalisti devono porsi un limite”

“Siamo in una situazione anomala come indagine ma anche come inchiesta giornalistica – ha sottolineato il legale di Piera Maggio – Se il procedimento fosse un procedimento nuovo, è chiaro che tutto sarebbe complicato. Invece, abbiamo una storia con degli atti che magari non sono stati posti in essere correttamente, con delle dichiarazioni che abbiamo verificato essere in certe parti reticenti. Quindi i giornalisti hanno tanto materiale su cui poter lavorare. Il programma di RaiUno ‘La Vita in Diretta’, per esempio, ha fatto un’attività interessante, è andato a sentire una testimone che ha aggiunto un elemento di novità rispetto ai fatti precedenti. Questo è un lavoro complementare all’attività d’indagine ma sul resto dobbiamo avere un limite”.

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Denise Pipitone (Foto da video)

“Non è vero che il supertestimone si è fatto vivo con me”

Infine, Giacomo Frazzitta ha smentito che l’autore della lettera anonima che aggiungerebbe un tassello importante nel giallo della scomparsa di Denise si sia palesato con lui presso il suo studio: “ Non si è fatto vivo con me, è ancora anonimo. Io lo sto attendendo ancora, non è vero che l’ho incontrato, e comunque se l’avessi visto e lo direi sarebbe gravissimo. Io l’attendo l’anonimo ma se rimane tale vale zero. Parlate, venite in Procura, non bisogna più avere paura dopo 17 anni, basta”.

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01 Giugno 2021, 13:04

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