Il "Castello delle cerimonie" confiscato per abusivismo edilizio

Il “Castello delle cerimonie” confiscato per abusivismo edilizio

Daniela Vitello

Il “Castello delle cerimonie” confiscato per abusivismo edilizio

| 16/02/2024
Il “Castello delle cerimonie” confiscato per abusivismo edilizio

2' DI LETTURA

La Cassazione ha ordinato la confisca de La Sonrisa, il castello di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, che ospita le riprese del “Castello delle Cerimonie”, il programma cult dedicato a matrimoni, comunioni, compleanni e anniversari al limite del kitsch in onda su Real Time. Una sentenza della Suprema Corte di Cassazione diventata esecutiva sancisce il passaggio degli immobili e dei terreni su cui sorge struttura ricettiva struttura ricettiva dalla proprietà della famiglia Polese al patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate. La Cassazione ha anche stabilito la prescrizione dei reati contestati agli indagati. La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2011 quando dalle indagini condotte emersero degli di abusi edilizi realizzati, a partire dal 1979, su un’area di oltre 40mila metri quadri.  

Don Antonio Polese (Foto da video)
Il castello “La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate

Gli interrogativi sul futuro de La Sonrisa

Con una sentenza emessa nel 2016, il tribunale di Torre Annunziata (Napoli) aveva condannato ad un anno di reclusione con la pena sospesa Rita Greco, defunta moglie del “Boss delle Cerimonie” don Antonio Polese, e Agostino Polese, fratello di don Antonio, che all’epoca ricopriva la carica di amministratore della società. La sentenza di primo grado venne riformata in parte dalla Corte d’Appello di Napoli e da giovedì 15 febbraio la sentenza è passata in giudicato con il pronunciamento della Cassazione. Inutile dire che c’è grande apprensione tra le persone che lavorano nel ristorante adibito a cerimonie, nei mesi primaverili ed estivi. Gli eventi già programmati per il 2024 saranno confermati? E cosa ne sarà del programma tv che ha dato popolarità alla famiglia Polese e visibilità alla loro attività?
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Rita Greco (Foto Facebook)
Matteo Giordano e Imma Polese a La Sonrisa

La morte di don Antonio Polese e di Rita Greco

“L’ipotesi potrebbe essere quella di conservare l’attuale attività coi contratti in essere per garantire i livelli occupazionali – si legge su “Fanpage.it” – Se così fosse sarebbe garantita anche la prossima stagione del popolarissimo reality show di Realtime incentrato sui «matrimoni alla napoletana». Trattandosi di una sentenza di Cassazione, esecutiva, ci sarà un iter apposito per consentire da una definizione della vicenda. Prioritario è il rispetto della sentenza, poi la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Dopo la morte di don Antonio Polese avvenuta nel 2016, a prendere in mano le redini de La Sonrisa era stata la figlia Imma coadiuvata dal marito Matteo Giordano. Nell’agosto del 2020 il Covid si era portato via Rita Greco, moglie di don Antonio e madre di Imma. La donna è scomparsa a 80 anni. Prima di diventare famoso in tutta Italia come il “Castello delle cerimonie”, l’hotel La Sonrisa era stato scelto dalla Rai per un programma sulla canzone napoletana.


Pubblicato il 16/02/2024 16:38

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