Capodanno in piazza con Emis Killa e Guè Pequeno: è polemica

Capodanno in piazza con Emis Killa e Guè Pequeno: scoppia la rivolta

Daniela Vitello

Capodanno in piazza con Emis Killa e Guè Pequeno: scoppia la rivolta

| 28/11/2023
Capodanno in piazza con Emis Killa e Guè Pequeno: scoppia la rivolta

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Il sindaco affida il Capodanno in piazza a Emis Killa e Guè Pequeno e a Ladispoli scoppia la rivolta. Ai cittadini non è proprio andata giù la decisione del primo cittadino leghista Alessandro Grando di destinare 200mila euro (altri 40mila dovrebbero arrivare dal fondo per gli eventi culturali della Regione Lazio) ai due rapper accusati dall’opposizione di inneggiare al femminicidio nelle loro canzoni. “Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti”, recita una strofa di “3 messaggi in segreteria”, brano di Emis Killa di sette anni fa. Ed ancora: “Voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi, io ci ho provato e tu mi hai detto no. E ora con quella cornetta ti ci strozzerò”. Il sindaco difende con forza la sua scelta.

Emis Killa (Foto Instagram)

Il sindaco: “Sarà una serata di festa senza messaggi sbagliati”

“Sarà una serata di festa senza messaggi sbagliati, e ci mancherebbe anche che un’amministrazione voglia trasmettere certi messaggi ai ragazzi – dichiara all’Ansa – Noi vogliamo fare una serata per i nostri giovani. Ma poi, i due artisti, dopo aver suonato da noi andranno anche in altri luoghi e locali. Ma questa polemica è indirizzata solo a Ladispoli. Guè Pequeno, per esempio, andrà a suonare a Cinecittà World. E questo cosa vorrebbe dire, che un parco per famiglie inneggia alla violenza contro le donne? Dai sù, non è possibile”. Dello stesso avviso è l’assessore al Turismo Marco Porro: “Si tratta di artisti scelti per un concerto indimenticabile che permetterà ai giovani di non andare via da Ladispoli e ai genitori di non stare in ansia”.

Guè Pequeno (Foto Instagram)

L’accusa: “Rapper che incoraggiano comportamenti violenti contro donne”

Tra quanti sono saltati dalla sedia a solo sentire i nomi di Emis Killa e Guè Pequeno c’è la consigliera regionale e coordinatrice nazionale del Pd Marta Bonafoni. “Quella del Comune di Ladispoli è una scelta sbagliata e pericolosa – tuona – Affidare lo spettacolo in piazza nella notte di Capodanno a rapper che con le proprie canzoni sembrano quasi incoraggiare comportamenti violenti contro donne e ragazze è tra l’altro un inaccettabile tradimento di ciò che ha chiesto alle istituzioni la grande mobilitazione di sabato scorso. Mi auguro che la presidenza del Consiglio regionale risponda con un deciso no alla richiesta di contributo avanzata dal Comune”.
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Emis Killa (Foto Instagram)

Emis Killa: “Cercate i colpevoli tra i colpevoli, non tra chi è dalla vostra parte”

Emis Killa, pseudonimo di Emiliano Rudolf Giambelli, ha rotto il silenzio via Instagram. “Ma siete seri? Nel rap esiste una cosa che si chiama story telling. Significa rappresentare una storia in rima, bella o brutta che sia. Nel pezzo interpreto, invento, racconto fatti che purtroppo per quanto spiacevoli accadono – ha spiegato in una Story – Nel pezzo non è Emiliano che parla e non penso nemmeno di dover dare troppe giustificazioni a chi non vuole capire. In un altro story telling molto più recente interpreto Renato Vallanzasca, non so, volete accollarmi qualche anno di galera? (…) Per farmi un’idea di me piuttosto dovreste parlare con le donne che fanno parte della mia vita, dalla mia famiglia alle amiche. Potete cancellare tutti i concerti che volete, bannare i rapper dalle radio, indignarvi in gruppo sui social. Non cambierete così la realtà che gente come me ha il coraggio di raccontare, anche quando questo mi torna indietro nel peggiore dei modi. Cercate i colpevoli tra i colpevoli, non tra chi è dalla vostra parte pur avendo un altro modo di affrontare le cose”.

Pubblicato il 28/11/2023 17:36

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