Bimba di un anno riceve una cartella dell'Agenzia dell'Entrate

Bimba di un anno riceve una cartella dell’Agenzia dell’Entrate: “Non ha pagato la Tari”

Germana Bevilacqua

Bimba di un anno riceve una cartella dell’Agenzia dell’Entrate: “Non ha pagato la Tari”

| 06/01/2024
Bimba di un anno riceve una cartella dell’Agenzia dell’Entrate: “Non ha pagato la Tari”

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Appena nata e già in debito con lo Stato per le tasse non pagate. Non è uno scherzo, è successo davvero a Cavallino, un piccolo paese in provincia di Lecce. La protagonista è una bimba di appena un anno che ha ricevuto una cartella da parte dell’Agenzia delle Entrate per un mancato pagamento relativo al 2018 di 658 euro della Tari, la tassa sui rifiuti. Un errore certo, considerati tanti fattori. Il più macroscopico è che nell’anno contestato la bimba non era neanche nata. La mamma ha raccontato la vicenda che ha interessato la sua piccola al “Nuovo Quotidiano di Puglia”: “La postina mi ha detto che doveva firmare mia figlia, che ha solo un anno”.
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Non sarà facile accertare l’errore e cancellare il debito

Alla strana richiesta della postina la donna ha precisato che la figlia non avrebbe potuto firmare perchè ha solo un anno. La mamma si è occupata di firmare a nome della figlia e di ritirare la cartella di pagamento restando sgomenta dalla richiesta. La madre della piccola si è ovviamente rivolta a un legale, nella speranza di trovare una soluzione al problema, dopo una serie di telefonate che non hanno risolto il mistero. Non sarà facile a quanto pare accertare l’errore e cancellare il debito della piccola che al momento deve allo Stato circa 700 euro.

L’anno di mancato pagamento è antecedente alla nascita della piccola

Quando ha ricevuto la posta, la donna ha ingenuamente creduto che potesse trattarsi della lettera della Asl per il vaccino. La postina le ha riferito che per quel tipo di carteggio doveva essere la figlia a firmare. Allegata all’ingiunzione di pagamento, c’era una documentazione che riguarda la bimba con una data di nascita successiva all’anno in cui si contesta il mancato pagamento della Tari, cioè il 2018. La donna ha contattato l’ufficio comunale ma si è sentita rispondere che doveva contattare un numero verde al quale non ha mai risposto nessuno. E’ chiaro che si tratti di un errore, ma non sarà facile cancellare il debito. La data di nascita della piccola, oltre ad essere desumibile dal codice fiscale, è riportata per esteso nelle cartelle di pagamento dell’Agenzia delle entrate, settembre 2022.

Pubblicato il 06/01/2024 13:40

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