L’aggressore ha pedinato la consorte
- Da tempo l’uomo, un operaio di 49 anni, sospettava che la consorte lo tradisse
- Giunto davanti all’abitazione del rivale, ha sfondato la porta
- L’amante colpito con due fendenti ha avuto una prognosi di 20 giorni
Si è svolta ad Avezzano la prima udienza del processo che vede imputato un operaio 49enne reo di aver accoltellato l’amante della moglie. I fatti risalgono a marzo del 2018. L’uomo, accusato di lesioni gravi e violazione di domicilio, sospettava da tempo che la donna lo tradisse e ha iniziato a pedinarla.
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L’amante si è lanciato da una finestra
Così è giunto sino all’abitazione dell’amante e dopo aver sfondato la porta ha colpito il rivale con un coltello e picchiato la consorte. Raggiunto da due fendenti, l’amante ha cercato di mettersi in salvo saltando da una finestra al piano terra dell’appartamento.
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Per lui 20 giorni di prognosi
L’uomo se l’è poi cavata con una prognosi di 20 giorni. Solo qualche giorno per la donna che ha rimediato lividi e contusioni. Per l’aggressore è scattato l’arresto ma dopo qualche giorno è tornato in libertà. Il 49enne ha sempre sostenuto di essere innocente.
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Il marito tradito: “E’ stato un incidente”
“Sono stato aggredito – si è giustificato – e nella colluttazione, l’uomo, accidentalmente, si è ferito con il coltello che era in mio possesso”. “Il nostro cliente nell’immediatezza, ha cercato di aiutarlo – gli hanno fatto eco gli avvocati – Non vi è mai stata mai l’intenzione di aggredire o ferire qualcuno e ciò risulta chiaramente dalla ferita riportata dall’altro uomo e dal fatto che non ha mai tentato di fuggire e ha atteso l’arrivo dei carabinieri”.
Il marito tradito racconterà la sua versione dei fatti nel corso della prossima udienza in programma a fine anno.