In manette Claudia Rivelli, sorella di Francesca, meglio nota come Ornella Muti. Come riporta “Il Tempo”, la 71enne è stata arrestata per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione a casa sua e hanno rinvenuto 3 litri di Gbl, la cosiddetta “droga dello stupro”. Da mesi la polizia giudiziaria di Fiumicino indagava sull’arrivo di importanti quantitativi della sostanza.
La polizia ha seguito un pacco sospetto
Seguendo un pacco sospetto, le forze dell’ordine sono arrivare in un condominio insospettabile, ubicato in un uno dei quartieri residenziali più esclusivi della Capitale. Destinataria del pacco contenente un flacone da un litro di Gbl era proprio Claudia Rivelli. Durante la perquisizione nell’abitazione della sorella di Ornella Muti è stato rinvenuto anche un altro flacone da un litro sul tavolo della cucina e un terzo era ancora imballato.
Claudia Rivelli: “La uso per le pulizie”
Bizzarra la spiegazione fornita dalla Rivelli, protagonista di fotoromanzi negli anni ’70. La donna che vive con la domestica dopo essersi separata dal marito Paolo Leone (figlio dell’ex presidente della Repubblica Giovanni, ndr.) ha riferito di aver utilizzato la sostanza come fosse acquaragia per le pulizie di casa.
“Me l’ha fatta scoprire mia madre prima di morire”
“Io la uso per pulire l’auto di mio figlio e per lucidare l’argenteria – ha spiegato al giudice Valentini dopo aver trascorso una notte in cella– Per me è una specie di acquaragia. Me l’ha fatto scoprire mia madre, che la utilizzava da vari anni: prima di morire aveva chiesto a mio figlio di ordinarla su internet, ma invece di un flacone ne sono arrivati due. Ha pagato lui, io non sono pratica”. Ad acquistare la sostanza sarebbe dunque stato il figlio dell’attrice, Giovanni, residente a Londra.
“Se avessi saputo che era droga, non l’avrei spedita a mio figlio”
“Per me era un detergente come altri. Altrimenti una madre, sapendo che era droga, non l’avrebbe spedito al figlio. E il mio non fa uso di stupefacenti”, ha aggiunto. Il pacco sospetto era effettivamente passato dalla casa in cui viveva la madre Ilse Renate Krause morta lo scorso ottobre a 91 anni, che a dire dell’indagata le avrebbe insegnato il suo utilizzo domestico. L’arresto è stato convalidato ma Claudia Rivelli è a piede libero, senza alcuna misura cautelare in attesa che inizi il processo.
