Andrea Piazzolla è stato ospite di Mara Venier a “Domenica In”. L’uomo è stato assistente e factotum di Gina Lollobrigida. Per lui è stata chiesta una condanna a 7 anni e mezzo per circonvenzione di incapace. L’accusa è quella di aver sottratto beni dal patrimonio dell’attrice tra il 2013 e il 2018. Il 5 ottobre sarà emessa la prima sentenza. L’intervista è ruotata intorno alla delicata situazione giudiziaria. In studio assieme ad Adriano Aragozzini, c’erano Morena Zapparoli, Alessandra Mussolini, Salvo Sottile e, in collegamento da Milano, Tiziana Rocca. “Sono orgoglioso che Gina Lollobrigida mi abbia donato la sua amicizia”, ha esordito Andrea Piazzolla. E sulla richiesta di condanna ha detto: “Ero in aula. Il tribunale fa il suo lavoro, rispetto ma non condivido il lavoro del pubblico ministero. Sono uscito molto soddisfatto e felice del lavoro del mio avvocato che ha difeso prima di tuto Gina, la persona più danneggiata di questa storia”.

“Abbiamo invitato Andrea Milko Skofic, il nipote Dimitri e Javer Rigau ma non hanno accettato”

Gli ospiti in studio hanno cercato di capire come siano potuti sparire i beni della diva e hanno chiesto ad Andrea Piazzolla la sua versione dei fatti. “Il problema sono le persone che fanno passare una cattiva informazione, come Javer Rigau. In questi anni non c’è mai stato”, ha spiegato l’ex assistente parlando dell’ex marito dell’attrice. Mara Venier ha voluto precisare di aver invitato Javer Rigau, il figlio di Gina Andrea Milko Skofic, e il nipote Dimitri, ma invano: “Abbiamo invitato Rigau, ma non ha accettato. Anzi ha insultato il mio autore Stefano Castellano”. “Nel 2014 Gina ha chiesto al figlio di tornare a vivere nella villa con la compagna e con Dimitri, ma lui ha rifiutato. I rapporti tra Gina, il figlio e il nipote era deteriorati da prima che io la conoscessi, lo attesta anche un documento del tribunale”, ha precisato Andrea Piazzolla. A Mara Venier, l’ex factotum della Bersagliera ha dichiarato: “Una cosa poco seria a mio avviso è stata la proposta avanzata dal figlio e dal nipote, che mi hanno detto ‘Se mi dai la tua parte di eredità, ti ritiriamo le cause, le azioni civili’, ed io ho risposto a loro, parliamone, se voi siete disposti a cedermi tutti i vestiti fatti di Gina, tutti gli effetti personali, i diritti e non li date a me, li date al trust ed io mi impegno a non avere un ruolo all’interno del trust, questo significa davvero rispettare quella donna e volere veramente che il suo nome vada avanti com’è suo desiderio”.
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“Ho vissuto 14 anni con lei, spesso 24 ore su 24, dormivo un’ora a notte”

Adriano Aragozzini, amico di Gina Lollobrigida, ha difeso Andrea Piazzolla, certo della sua buona fede. Anche Tiziana Rocca che l’ha conosciuta personalmente ha difeso l’autonomia decisionale della diva, schierandosi dalla parte dell’ex assistente. Salvo Sottile ha sollevato una questione pratica. Alla morte di Gina Lollobrigida si è scoperto che la diva aveva lasciato una serie di debiti e che non c’era più traccia di oltre 10 milioni di euro. Mara Venier, a quel punto, ha rivolto la domanda diretta all’ex assistente: “Dove sono finiti i 10 milioni di euro?”. “Quando è venuta a mancare tutti hanno iniziare a staccare fatture molto importanti, parliamo di passività importanti. La villa sull’Appia Antica costa cifre esorbitanti, 200mila euro l’anno; le feste di compleanno, i Capodanno, i viaggi. Una parcella di un solo avvocato, ad esempio, è stata 1 milione di euro. Se per dieci anni mettiamo insieme tutti questi conti arriviamo alla cifra – ha spiegato – Ho vissuto 14 anni con lei, spesso 24 ore su 24, dormivo un’ora a notte. Le ho spesso salvato la vita. Avrei preferito averla ancora qui con me”.
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Mara Venier: “Gina aveva tutto il diritto di spendere i suoi soldi come voleva”

Mara Venier, alla fine dell’intervista, ha difeso la libertà di Gina Lollobrigida: “Ogni donna deve essere libera. Ha lavorato e guadagnato i soldi, aveva tutto il diritto di spenderli come voleva. Perché se un uomo di 90 anni lascia i soldi a una donna di 30 nessuno dice niente?”. Andrea Piazzolla ha anche aggiunto alcuni aspetti della sua vita attuale: “Nel processo è stata fatta una rogatoria internazionale per vedere se ho conti all’estero e è risultato che non ho conti all’estero”. Infine, la conduttrice ha chiesto: “Come vivi adesso?”. Andrea Piazzolla ha premesso: “Quando si è imputati di un procedimento penale ci sono tantissime difficoltà. Chiunque a cui provi a rivolgerti ti dice ‘torna quando tutto è finito’, quindi in questo momento non sto lavorando. Non ho un conto corrente, qui in Italia non posso averlo…”. “Per il resto – ha aggiunto – è una cosa che vorrei tenere riservata”. “Pensa se non fossi stato riservato!! Visto che vai sempre in televisione!”, ha commentato Alessandra Mussolini.