Adriano Panatta: "Baby gang? Ripristinate le pene corporali"

La “ricetta” di Adriano Panatta contro la piaga delle baby gang: “Ripristinate le pene corporali”

Germana Bevilacqua

La “ricetta” di Adriano Panatta contro la piaga delle baby gang: “Ripristinate le pene corporali”

| 12/04/2024
La “ricetta” di Adriano Panatta contro la piaga delle baby gang: “Ripristinate le pene corporali”

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Adriano Panatta dice la sua sul contrasto al fenomeno delle baby gang e sugli episodi di maleducazione e violenza di cui si rendono protagonisti molti adolescenti. L’ex campione di tennis, che con Nicola Pietrangeli ha fatto la storia del tennis italiano, non usa mezzi termini. Nel corso di un’intervista rilasciata a “Oggi Treviso”, a margine della presentazione del corso di autodifesa femminile nelle sale del Comune di Treviso, ha illustrato la sua “ricetta”. “So già che qualcuno avrà da ridire ma io dico quello che penso – esordisce – La situazione è inaccettabile, ora bisognerebbe ripristinare le pene corporali. Tre o quattro nerbate sul sedere non farebbero male”. “Senza esagerare – aggiunge – ma se qualcuno di questi ragazzi, per qualche giorno, va via con dei dolorini, sono sicuro che poi la voglia di fare certe cose passa”. Adriano Panatta approva anche una norma del decreto Caivano che prevede per i bulli l’imposizione immediata del servizio civile.

Adriano Panatta (Foto Instagram)

“Bisogna obbligare questi ragazzi a spalare concime, far fare loro delle cose un po’ umilianti”

“Bisogna obbligare questi ragazzi a spalare concime per un po’ – aggiunge l’ex tennista –. Far fare loro delle cose un po’ umilianti per far comprendere che stanno sbagliando”. Una missione complessa ma che trova nello sport uno dei migliori alleati perché mette in atto i valori del rispetto dell’avversario e obbliga chi pratica l’attività anche al rispetto delle regole del gioco. Parlando di giovani non si può non fare riferimento alla scuola e al ruolo della famiglia nell’educazione alla legalità. “È un dato di fatto che questi ragazzi, dopo che sono stati a scuola, tornano a casa e i genitori non ci sono perché sono al lavoro – afferma Adriano Panatta -. E spesso quelli presenti sono bulli a loro volta, come capita agli avvenimenti sportivi a cui assisto. Sono questi genitori i primi a insultare gli avversari che sono bambini di 8-10 anni. Non ci dobbiamo meravigliare se i figli crescono in un certo modo”.
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Adriano Panatta (Foto Instagram)

“Non credo siano dei delinquenti incalliti, ma dei bulletti che si possono sistemare se uno vuole”

Il tema del disagio giovanile è più che mai attuale e non ha confini di territorio o di ceto sociale. Proprio a Treviso negli ultimi giorni si è consumato un pestaggio e numerose risse in piazza Borsa o in via Roma. “Le baby gang? Sono composte da ragazzini giovanissimi di 14, 15 e 16 anni – dice Adriano Panatta – È necessario che intervengano in primis i genitori e la scuola, luogo dove trascorrono molto tempo. Io non credo siano dei delinquenti incalliti, ma piuttosto dei bulletti che si possono sistemare se uno vuole”.  “Il disagio giovanile è un problema nazionale – gli fa eco il primo cittadino di Treviso – e dobbiamo renderci conto che la società è cambiata, profondamente. Quei genitori che ci facevano paura e ci educavano non ci sono più, quindi ogni episodio che oggi avviene dobbiamo considerarlo come un episodio di tutta la comunità e non ha importanza che il giovane venga da Treviso, Istrana o dall’estero e sia bianco o nero, è sempre un problema che dobbiamo affrontare insieme e da comunità unita ed educante. Il problema di uno è oggi il problema di tutti”.

Pubblicato il 12/04/2024 15:07

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