Ieri, a “Pomeriggio Cinque”, Barbara D’Urso si è collegata con un bar-pasticceria di Bagheria, in provincia di Palermo, che ha […]
Ieri, a “Pomeriggio Cinque”, Barbara D’Urso si è collegata con un bar-pasticceria di Bagheria, in provincia di Palermo, che ha riaperto i battenti per fare asporto. Prima di rialzare la saracinesca, il titolare ha investito parecchio nella sicurezza dei suoi clienti. L’inviata Giuliana Zanca ha mostrato come ogni comparto sia diviso da pareti di plastica e in plexiglass. L’ingresso è consentito solo a chi indossa la mascherina.
Sin dall’inizio del collegamento, la conduttrice è parsa molto interessata alle specialità in vendita nel locale. “Giuliana…raccontati, facci vedere e facci sognare con i cannoli. Matre, matre, matre…”, ha esordito imitando il dialetto siciliano. Quindi è entrata inconsapevolmente a gamba tesa nell’eterna diatriba tra arancina e arancino, il pomo della discordia siculo per eccellenza che vuole che il rinomato street food a base di riso, pomodoro, carne e piselli (nella versione più tradizionale, ma presente in tante altre varianti) sia femmina e rotonda nella Sicilia occidentale e maschio e a punta nella Sicilia orientale.
Barbara D’Urso ha usato la forma maschile. “Facci vedere gli arancini, gli arancini siciliani, ti prego”, ha chiesto alla sua inviata che ha invece utilizzato entrambe le forme per indicare la leccornia made in Sicily.
Nel finale, la D’Urso è tornata a lodare i dolci siciliani. “Scusate, un ultimo saluto ai cannoli siciliani – ha chiosato – La cassata siciliana è la mia preferita. Quando è Natale che ci riuniamo tutti quanti, con i miei fratelli, una mia sorella viveva prima in Sicilia, io non aspettavo altro che i cannoli e la cassata. Eccola lì…e vabbè…diciamo che è un sogno. Ciao cannoli, ciao cassata. E grazie a questo grandissimo imprenditore di Bagheria che rispetta le regole dove le cose, anche il caffeuccio, vengono prese e portate via”.