Enrico Varriale a processo per stalking e lesioni: "Ho sbagliato ma non sono un mostro"

Enrico Varriale a processo per stalking e lesioni: “Ho sbagliato ma non sono un mostro”

Daniela Vitello

Enrico Varriale a processo per stalking e lesioni: “Ho sbagliato ma non sono un mostro”

| 01/12/2021
Enrico Varriale a processo per stalking e lesioni: “Ho sbagliato ma non sono un mostro”

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L’ex vicedirettore di RaiSport si difende

  • “Non ho tentato di strangolare la mia ex, ci siamo colpiti tutti e due”
  • I due si frequentavano da un anno: “Lei era sposata, io ero un uomo libero”
  • “Le ho offerto 15mila perchè me l’ha suggerito il mio avvocato”

Com’è noto, Enrico Varriale è finito sotto processo per stalking e lesioni personali. A puntare il dito contro di lui è la sua ex fidanzata, una giovane imprenditrice, con cui il noto giornalista sportivo avrebbe avuto intenzione di andare a convivere. I due si frequentavano da un anno. Secondo l’accusa, l’opinionista partenopeo sarebbe responsabile di atti persecutori e lesioni personali. “Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata – aveva raccontato l’ex compagna al “Corriere della Sera” – Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina”.

Enrico Varriale

La difesa di Varriale

Adesso dalle pagine del quotidiano “La Repubblica” arriva la versione dell’ex vicedirettore di RaiSport: “Lo so benissimo, ho fatto qualcosa che non può e non deve essere fatto. Mai. So anche che non sono il mostro di Milwaukee e penso che sia giusto dire come sono andati i fatti”.

Varriale racconta che lui e la “Signora” (è così che chiama la sua ex fidanzata durante l’intervista, ndr.) avrebbero cominciato a frequentarsi nel novembre del 2020: “Lei viveva a Pesaro col marito. Io ero un uomo libero, a Roma. Ho due figlie grandi ma mi sono separato da mia moglie tanto tempo fa”. Gli incontri avvenivano a Roma, nell’abitazione del giornalista, “una settimana sì e una no”. Ad un certo punto, il giornalista sportivo l’avrebbe messa alle strette chiedendole di scegliere tra lui e il consorte: “A maggio, come tappa intermedia aveva affittato una casa vicino alla mia. Però le ho detto: il 15 luglio dopo gli Europei o prendi una decisione o la finiamo. Non ebbi risposta”.

Qualche tempo dopo, si sarebbero ritrovati a discutere a Roma. L’argomento era se fare o meno una breve vacanza insieme. Nonostante un litigio scoppiato per via di una password cambiata (“Ha dato di matto…. E mi ha tirato il computer in faccia”), i due si riappacificano e partono ugualmente per la vacanza. Il 5 agosto, una nuova lite: “Mi ha provocato. Ha cominciato ad accennare alle mie avventure…Non sono caduto nelle provocazioni e me ne sono andato”.

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Enrico Varriale

“Io non ho mai picchiato una donna”

Si arriva dunque al 6 agosto e al presunto episodio di violenza: “Ci siamo colpiti tutti e due, ma non l’ho picchiata e non le ho mai messo le mani al collo. È stato un litigio, mi sono difeso, l’ho solo allontanata. Alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io. Lo hanno visto diverse persone, anche nei giorni successivi. Al Gemelli le hanno fatto una prognosi, di cinque giorni… Un’abrasione alla base del collo…solo un’abrasione. Ma io non mi sono fatto refertare. Una colluttazione non è meno grave. È comunque diverso. Io non ho mai picchiato una donna. Sono della scuola che nemmeno con un fiore. Questo è stato il primo 25 novembre in cui non ho moderato o partecipato a qualche evento importante in difesa delle donne…”.

Enrico Varriale

L’accusa di stalking

“Non mi sono controllato – aggiunge – Ma non sono un violento, non sono uno stalker, non ho provato a strangolarla”. Riguardo all’accusa di atti persecutori e alla valanga di messaggi inviati all’ex compagna, il 61enne dice: “Eravamo abituati a scambiarcene trenta-quaranta al giorno. Se mi avesse detto ‘mi disturbi’ sarei sparito”. Le chiamate notturne? Anche per questo Varriale ha una spiegazione: “Ma lei era famosa perché non dormiva mai. Si alzava alle tre di notte e cominciava a scrollare il telefono. Una volta era online e ho provato”. Riguardo ai presunti appostamenti, aggiunge: “Ci siamo incrociati un paio di volte sotto casa la mattina mentre andavo a correre… abitiamo a due passi”.

“Le ho offerto 15mila euro ma non per comprare il suo silenzio”

L’ex compagna del giornalista ha dichiarato a “La Repubblica” che Varriale le avrebbe offerto 15mila euro per ritirare la querela. “Un tentativo, suggerito dal mio avvocato, di accorciare la gogna mediatica per me e per lei – commenta l’ex vicedirettore di RaiSport – Mi ha amareggiato leggere l’intervista della Signora, coperta da anonimato e piena di falsità. Non era per comprare il suo silenzio, la mia immagine era già stata distrutta”.

Pubblicato il 01/12/2021 11:19

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