Insulti e minacce di morte sui social alla palermitana intervistata a “Live - Non è la D’Urso” - Perizona Magazine

Insulti e minacce di morte sui social alla palermitana intervistata a “Live – Non è la D’Urso”

Daniela Vitello

Insulti e minacce di morte sui social alla palermitana intervistata a “Live – Non è la D’Urso”

| 28/05/2020

Da quando domenica scorsa, ha fatto capolino in tv per una battuta sul Covid-19 ai microfoni di “Live – Non […]

Da quando domenica scorsa, ha fatto capolino in tv per una battuta sul Covid-19 ai microfoni di “Live – Non è la D’Urso” la sua vita si è trasformata in un incubo. Angela, questo il nome della donna palermitana intervistata domenica 25 maggio sulla spiaggia di Mondello, ha pronunciato la frase “Non ce n’è Covid” che è diventata un vero e proprio tormentone social rilanciato da svariate pagine Facebook. Da quel momento, come da lei stessa raccontato in uno sfogo a “Diretta Sicilia”, è stata travolta dagli insulti e ha ricevuto anche minacce di morte.

Le offese sono state estese ai suoi familiari. Ma lei, assicura, non voleva negare l’esistenza del virus. A suo dire si tratterebbe di un equivoco nato dal fatto che la sua intervista sarebbe stata tagliata e non trasmessa integralmente. Di conseguenza, la frase “non ce n’è Covid”, assumerebbe un significato che non corrisponde al pensiero di Angela. Per questo la donna, che nel frattempo si è rivolta ad un avvocato, chiede a Barbara D’Urso di essere nuovamente intervistata per fare chiarezza.

“Domenica mi trovavo al mare con amici, mio marito e mia figlia – racconta a “Diretta Sicilia” – Mi avvicina una giornalista e mi chiede ‘Signora, lei le usa le precauzioni?’, ‘Signora, ma lei ci crede che a Palermo c’è il Covid?’. E io dico ‘Non ce n’è Covid’. Ho detto ‘non ce n’è, no non esiste’. Non sapevo che andasse in onda nella trasmissione della signora Barbara D’Urso. Mentre io dormivo, l’ha visto mio marito. Dalla quella stessa sera è successo un manicomio”.

“Hanno fatto vedere soltanto il pezzetto dove io dico ‘non c’è il Covid’ ma tutto il resto dell’intervista non l’hanno fatta vedere – aggiunge – Il giorno dopo mi hanno cominciato a offendere sui social. La gente sa chi sono, ho usato le precauzioni, sono rimasta due mesi a casa senza lavoro con una bambina da mantenere e senza mangiare. Io ho una dignità, una famiglia e soprattutto una bambina da tutelare. Mi hanno scritto che devo morire, parole molto volgari, augurando la morte a mia figlia. Non sono qui a dire che non ho detto quella frase. Non consento a nessuno di diffamarmi”.

“Mi hanno augurato la perdita di un familiare, io l’ho avuta, quella di mio figlio. Lo so io cosa si prova quando muore un figlio – conclude tra le lacrime – Adesso mi sono rivolta al mio avvocato. Da due giorni vivo un incubo. Chiedo alla signora Barbara D’Urso di essere intervistata per far capire a tutta l’Italia che non sono una menefreghista. Voglio che la signora Barbara D’Urso metta tutta l’intervista, non quel pezzetto solo che mi ha rovinato la vita”.

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