Nell’elenco di quanti non amano il Natale c’è anche Vittorio Feltri. Il direttore di “Libero” spiega come vive questa festività […]
Nell’elenco di quanti non amano il Natale c’è anche Vittorio Feltri. Il direttore di “Libero” spiega come vive questa festività nel corso di un suo intervento a “Un giorno da pecora”.
“Il Natale? Non me ne frega niente, mi annoia da morire – svela – non faccio nel modo più assoluto regali, regalo ai miei familiari ogni giorno qualcosa. E non mi piace nemmeno riceverli. L’idea che il 24, 25 e 26 non debba lavorare e sia obbligato a stare in casa coi miei familiari mi getta nel più tetro sconforto. Ognuno faccia quello che vuole, basta che non mi obbligano a dire le preghiere davanti al presepe. A Natale si mangia bene? E capirai. Io mangio pochissimo, in 20 minuti ho finito e basta. Agli sms di auguri non rispondo nemmeno, tanto mi infastidiscono e mi irritano”.
“Il momento più bello e quando se ne vanno tutti – aggiunge – Facciamo una cena il 24 sera con tutti in modo che il 25 siamo solo io e mia moglie: con lei sto bene mentre con tutta la marmaglia mica tanto. I nipotini? Sono proprio quelli che rompono le palle di più. Non chiederei mai di non portarli ma se mi chiedete se sono felice di avere i nipotini, non posso dire di sì”.
Peggio del Natale, per Feltri, c’è solo il Capodanno. “Ci sono anche i botti che spaventano i miei gatti. Il 31 dicembre vado a letto verso le 22.30, come sempre”, dice.