L'ex Wham Ridgeley: "George Michael nascondeva di essere gay per non perdere il successo" - Perizona Magazine

L’ex Wham Ridgeley: “George Michael nascondeva di essere gay per non perdere il successo”

Daniela Vitello

L’ex Wham Ridgeley: “George Michael nascondeva di essere gay per non perdere il successo”

| 12/10/2019

Andrew Ridgeley, che negli anni ’80 diede vita insieme a George Michael agli Wham, duo simbolo del pop britannico, ha […]

Andrew Ridgeley, che negli anni ’80 diede vita insieme a George Michael agli Wham, duo simbolo del pop britannico, ha pubblicato un’autobiografia dal titolo “Wham! George and Me”. Nel libro, Ridgeley racconta di come l’amico e collega abbia lottato per anni per mantenere segreta la propria omosessualità nel timore che il coming out potesse rovinare la sua carriera.

“Al di là di una stretta cerchia di persone nessuno ne aveva davvero la minima idea – svela – La voglia di mantenere una facciata non stava facendo a pezzi George, ma si intravedevano le prime crepe. La sua ambizione di successo aveva la priorità su tutto, inclusa la sua sessualità. Era guidato da un desiderio inarrestabile di realizzare il suo potenziale, ma questo aveva un prezzo. Quali fossero le vere implicazioni per George, non posso dirlo, ma sapevo che non si era mai sentito a suo agio. Era irremovibile sul fatto che la sua sessualità dovesse essere tenuta nascosta il che ha creato un livello di stress indesiderato che era difficile da gestire. George ha rifiutato di dirlo anche dopo la morte per Aids del suo fidanzato Anselmo Feleppa Aids nel 1993. Era devastato, ma non era in grado di discuterne in pubblico. Se avesse parlato prima, chissà in che modo le cose sarebbero potute andare”.

Ridgeley torna indietro con la memoria al giorno in cui George Michael confessò di essere gay ai membri del gruppo: “Eravamo in un hotel di Ibiza durante le riprese di Club Tropicana nel 1983. Shirlie Holliman era seduto su un grande divano. George era ancora a letto. Ha sorriso quando sono entrato. L’atmosfera nella stanza era rilassata e familiare, ma ciò che George stava per rivelare era chiaramente un grosso problema per lui. ‘Non sapevo se dirtelo’ mi disse, guardando Shirlie, ‘ma lo farò. Sono gay’”.

Nell’autobiografia, l’ex Wham racconta anche di come seppe della morte di George Michael scomparso il 25 dicembre del 2016. Andrew gli aveva mandato un messaggio per fargli gli auguri di Natale. Cinque minuti dopo, il telefono squillò. Sullo schermo, il nome della sorella di George, Melanie.

“Pensavo che mi stesse chiamando per augurarmi un felice Natale o che magari stava insieme a George e la sua famiglia e avevano parlato di organizzare una rimpatriata – spiega – Non c’era assolutamente nulla che potesse suggerirmi la terribile notizia che seguì: George era morto. Quella notizia mi colpì come un pugno allo stomaco. Mi crollò addosso il mondo. Riattaccai e piegato in due dal dolore cominciai a singhiozzare. Sembrava in buona salute in quel momento e ci sono notizie contrastanti sulla notte che ha preceduto la sua scomparsa. Sembra che non potremmo mai sapere cosa è successo davvero”.

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