Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Lino Banfi torna a parlare della malattia della moglie Lucia affetta da Alzheimer. I […]
Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Lino Banfi torna a parlare della malattia della moglie Lucia affetta da Alzheimer. I due sono sposati dal 1962.
“Mi vuole bene, non sta benissimo e sente il bisogno di avermi vicino – svela – In un momento in cui non sto lavorando da qualche anno, ho rinunciato a un film da protagonista che dovevo girare in Germania per stare vicino a mia moglie. Non mi posso allontanare in questo periodo. Cinquantasei anni insieme sono tanti. Come sta? Sono strane malattie. Ogni tanto mi chiede scherzosamente ‘E se un giorno non ti riconosco più?’. E io rispondo: ‘Vabbè, ci presentiamo un’altra volta’. Lucia compirà 81 anni il giorno di Pasqua, avevamo detto che avremmo fatto una crociera. La mia tenacia è forte. Sto parlando con tanti professori e sto cercando di arginare la malattia di mia moglie. Non dico di fermarla ma di rallentarla. Per fortuna è serena. Il primo marzo abbiamo festeggiato l’anniversario sempre solo con i figli”.
Quando si conobbero, erano entrambi giovanissimi e fecero la classica ‘fuitina’. “Io ero appena uscito dal seminario dove avevo studiato – ricorda l’attore pugliese – Avevo 15 anni e lei ne aveva 13. Abbiamo fatto i fidanzatini poi scappammo insieme. Per me lasciò la sua attività, faceva la parrucchiera e aveva un bel negozio avviato. Andammo via con 2000 lire in tasca. Il nostro viaggio durò 60 chilometri in tutto. Il padre voleva ammazzarmi con il suo coltello da calzolaio. Poi ha bruciato il negozio, l’hanno spento in tempo. Negli anni l’ho chiamato Nerone. Da vecchio è venuto ad abitare a Roma con me ed è morto tra le mie braccia”.
