Giacomo Celentano: "Non mi fanno lavorare per via della mia fede" - Perizona Magazine

Giacomo Celentano: “Non mi fanno lavorare per via della mia fede”

Daniela Vitello

Giacomo Celentano: “Non mi fanno lavorare per via della mia fede”

| 13/03/2019

Ospite di Eleonora Daniele a “Storie Italiane”, Giacomo Celentano – figlio del Molleggiato e di Claudia Mori – denuncia di […]

Ospite di Eleonora Daniele a “Storie Italiane”, Giacomo Celentano – figlio del Molleggiato e di Claudia Mori – denuncia di essere emarginato dai media nazionali per la sua fede.

“Sono 5 – 6 anni che, a causa del mio percorso di fede, io sono bandito dai mass media ufficiali”, esordisce ma viene subito interrotto dal giornalista Roberto Alessi.

“Io ti conosco da quando eri ragazzino, credo di averti fatto negli anni una trentina di interviste sui miei giornali – fa notare il direttore di “Novella 2000” – Posso sottolineare che non esiste un giornalista in Italia, cattolico o non cattolico, che dica ‘quello non lo metto sulle mie pagine perché è un credente’. Sono stupito che tu che sei un ragazzo buono, un bravo artista, un ottimo scrittore, con una moglie stupenda, due suoceri meravigliosi, faccia un’accusa così infamante contro la classe dei giornalisti”.

“Non accuso i giornalisti – precisa Celentano Jr. – Quando devo portare a far ascoltare un mio brano musicale, perché sono anche un cantautore, ad una casa discografica, mi scartano. Un credente che fa questo mestiere pubblico va controcorrente quasi sempre”.

Giacomo non intende demordere. “Io continuo a fare i miei due mestieri, cantautore e scrittore – dichiara – Dato che il mio Signore Gesù mi ha donato dei talenti artistici, il mio dovere di cristiano è quello di farli fortificare. In questi anni, ho avuto difficoltà a promuovere quello che faccio. Soprattutto tra gli addetti ai lavori. E non c’entra il mio cognome. Nonostante le difficoltà, vado avanti con i miei lavori. E’ il Vangelo che me lo chiede”.

Infine, il figlio del Molleggiato e di Claudia Mori racconta di aver praticato la castità durante i 4 anni e mezzo di fidanzamento con la moglie Katia: “E’ stata una scelta di entrambi. Ho incontrato questa ragazza dagli occhi profondi che mi ha subito colpito. Lei mi ha trasmesso la sua fede. Dopo un anno di amicizia, ci siamo innamorati e fidanzati, abbiamo deciso di rispettare questo valore della castità prematrimoniale. Per quattro anni e mezzo ho vissuto a casa dei suoi genitori. Lei dormiva con loro nel lettone e io in salotto nel divano letto. I suoi genitori hanno accettato questa nostra scelta di fede”.

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