Luca Zingaretti: "L'incontro con Camilleri mi ha cambiato la vita" - Perizona Magazine

Luca Zingaretti: “L’incontro con Camilleri mi ha cambiato la vita”

Daniela Vitello

Luca Zingaretti: “L’incontro con Camilleri mi ha cambiato la vita”

| 27/07/2018

Sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano”, Luca Zingaretti racconta il primo incontro con Andrea Camilleri. Era il 1980 e l’attore […]

Sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano”, Luca Zingaretti racconta il primo incontro con Andrea Camilleri. Era il 1980 e l’attore non avrebbe mai immaginato che un giorno avrebbe prestato il volto al personaggio partorito dalla penna dello scrittore siciliano: il commissario Salvo Montalbano. All’epoca Zingaretti frequentava l’Accademia nazionale d’arte drammatica e si ritrovò ad ascoltare le lezioni del docente di regia e recitazione televisiva Camilleri.

“Mi imbattei per la prima volta nell’incredibile capacità affabulatoria di questo individuo, che ci incantava nonostante la nostra non fosse proprio una classe di santarellini – racconta – Ci piaceva da morire fare lezione con lui perché ci mostrava l’eccezionale in ciò che noi reputavamo solo quotidianità. Ci faceva vedere come ciò che davamo per scontato potesse invece essere straordinario a patto di saperlo vedere, giudicare, apprezzare. Era capace per esempio di parlare per ore del suo vicino di cappuccino che quella mattina aveva “pucciato” il cornetto in maniera particolare. Trovavo inoltre fantastico che, nonostante allora forse un personaggio sconosciuto ai più, non facesse dipendere la propria autostima dal riconoscimento degli altri”.

Da lui, svela, apprese la curiosità verso il mondo. Anni dopo si ritrovò ad acquistare due libri che raccontavano le gesta di Montalbano. “Mi ricordo che dissi tra me e me: ‘Questo è un personaggio meraviglioso!’ – dichiara – Ma perché mi piacque così tanto? Montalbano rappresenta certi valori che forse appartenevano più alla generazione dei nostri nonni. Di questi valori qui, che forse non esistono più, proviamo una nostalgia incredibile perché sappiamo che invece andavano preservati. Perché non vale la pena vendersi al primo venuto per un tozzo di pane, che può essere anche un posto in televisione, ma sempre un tozzo di pane è rispetto a quello che dovrebbe essere il pensare e l’agire di un essere umano”.

Anni dopo Zingaretti superò il provino e ottenne la parte ma dopo una settimana di riprese entrò in crisi e chiamò immediatamente Camilleri. “’Andrea, mi sento bloccato’ – gli disse – E lui mi rispose: ‘Ti senti bloccato perché ci stai pensando. Lascia che l’attore che è in te agisca, emerga. Non mettere in mezzo il filtro mentale’. Questo consiglio mi sbloccò”.

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