In un’intervista esclusiva rilasciata a “Vanity Fair”, Federica Vincenti, 34 anni, da 17 compagna e poi moglie di Michele Placido, […]
In un’intervista esclusiva rilasciata a “Vanity Fair”, Federica Vincenti, 34 anni, da 17 compagna e poi moglie di Michele Placido, 71 anni, racconta la sua rinascita. L’attrice e produttrice si è regalata un un nome d’arte, Luna, canta e soprattutto si è liberata di un peso ingombrante che le ha tarpato le ali, ovvero il celebre marito. I due, genitori di un bambino di 11 anni, vivono da separati in casa.
“Non è storia di oggi o di ieri. Da qualche tempo il mio corpo mi stava parlando, ma io non ero capace di ascoltarlo – spiega – Avevo spesso mal di stomaco. Ero sempre contratta, nervosa, in ansia. Mi muovevo a scatti, passavo da una tournée all’altra, finivo di prendere i diritti di un libro per un adattamento cinematografico o teatrale che già stavo trattando per qualcos’altro. Altri giorni iniziavano e finivano chiusa in ufficio: andavo avanti, a macinare carte e progetti, passavo vicino al mio pianoforte chiuso, con le ragnatele. Lo guardavo, proseguivo oltre. Troppo impegnata a smarcarmi. Mi ha aiutato la psicobiorisonanza: insegna a fermarsi, a tirar fuori la propria voce a dispetto di quelle intorno, a far viaggiare insieme testa e sentire, e così ad assecondarsi. Anche se significa passare dal non riconoscersi più. Dal dolore. Per potersi riconoscere davvero”.
“L’amore cambia – prosegue – Quando è agli inizi non ci pensi: che un giorno quella differenza d’età vi dividerà per forza di cose, che tra voi ci sarà la vecchiaia, e che sarà abissale. Si è allargata, piano piano. Fino a farsi voragine, non a distruggerci, ma a governare lei…Cambiano i desideri. Le voglie non sono più comuni. È raro che usciamo, ma l’altra sera per esempio eravamo a un concerto di Ermal Meta. Ballavo. Mi ha guardato: ‘Fede, ma che stai a fà? Che te balli?'”.
“Lo dico con la luminosa indulgenza di chi sa che non è colpa di nessuno – aggiunge – a 70 anni l’uomo della mia vita e padre di mio figlio resta l’uomo della mia vita e il padre di mio figlio anche nell’allontanarci, anche a stagione dell’amore finita, perché comunque resta che io ci sarò sempre per lui e lui ci sarà sempre per me, e questo ci fortifica”.
“Lui è il primo a volere che riprenda in mano la mia vita di donna e di artista – conclude – Continueremo a lavorare insieme. A cenare insieme tutte le sere, con lui che cucina la peperonata e io la parmigiana di melanzane. A educare nostro figlio…Sono cresciuta molto in fretta, da leonessa. E ora riparto da meno di niente. Godendone”.
