"Se mi piace uno me lo faccio...Mi piacciono gli stranieri giovani, sui 35 anni" - Perizona Magazine

“Se mi piace uno me lo faccio…Mi piacciono gli stranieri giovani, sui 35 anni”

Daniela Vitello

“Se mi piace uno me lo faccio…Mi piacciono gli stranieri giovani, sui 35 anni”

| 02/11/2017

In occasione dell’uscita della sua autobiografia dal titolo “La cambio io la vita che…”, Patty Pravo si racconta a 360 […]

In occasione dell’uscita della sua autobiografia dal titolo “La cambio io la vita che…”, Patty Pravo si racconta a 360 gradi in un’intervista a “Vanity Fair”. Giunta alla soglia dei 70 anni l’ultima diva della canzone italiana, che vanta cento milioni di dischi venduti nel mondo, spazia dalla famiglia agli uomini, dalle droghe a Silvio Berlusconi. Dalla sua vita potrebbe essere tratto un film.

Si inizia dal rapporto con la madre “conosciuta tardi”: “Aveva avuto un parto spaventoso e una depressione terribile che è durata un anno. Non poteva tirarmi su, quindi vivevo dai nonni paterni…Stavamo in due mondi separati”. Oggi la donna ha 91 anni e Patty Pravo dice di lei: “Mi fa morire…va in giro con ragazzi di 30-40 e li fa ubriacare con gli spritz. Va in moto con mio fratello e si inca*za perché deve stare dietro. E poi le piace andare al poligono a sparare: becca il centro senza occhiali”.

Quindi la conversazione si sposta sui suoi amori: dal musicista inglese Gordon Faggetter, suo primo marito, all'”incontro spirituale” con Franco Baldieri che – come fa notare la giornalista – era omosessuale. “E’ questo che vuol dire? – sentenzia la cantante – Ci siamo voluti davvero bene”. E poi ancora Riccardo Fogli (“Ci siamo divertiti come pazzi”) e il ménage à trois con i musicisti Paul Martinez e Paul Jeffery. Di loro dice: “Erano già amici quando li ho conosciuti. Stavamo bene, loro non volevano mai uscire di casa, dovevo spingerli io a fare le loro vite”.

Nella sua vita nessun figlio. “Non avrei mai potuto – rivela – I bambini vanno tirati su bene, non si possono portare in tour con la tata. I figli dei grandi artisti hanno fatto tutti una brutta fine. E poi non si sa mai: che mamma sarei stata?”. La Pravo si sofferma sull’importanza del sesso: “Se non funziona, addio. Vedi una persona e sei attratta: è immediato per me. Se mi piace uno me lo faccio. Solo che adesso bisogna andare fuori dall’Italia. Qua vedo solo uomini sporchi e brutti. Al momento purtroppo niente sesso. Ma spero di fare nuovi incontri con il prossimo tour. Con gli italiani non mi prendo, non li capisco. Mi piacciono gli stranieri giovani, sui 35 anni. Ho bisogno di curiosità, velocità mentale. Biondi, al massimo castani e senza barba né peli, non muscolosi”.

La cantante ha consumato amfetamine e acidi “per una decina d’anni” e spiega in che misura le droghe favoriscano la creatività: “Dipende da cosa prendi e come. Piccole dosi di qualità aiutano. Se ti stravolgi no. Io ho fatto di tutto, ma mai la cocaina: l’ho sempre vista come la droga dei borghesi. Mi fa senso. Non mi piacciono né gli ubriaconi né i cocainomani: tutti gli altri mi stanno bene”.

Infine, un aneddoto su Silvio Berlusconi: “All’inizio degli anni ’90 partecipai a Una rotonda sul mare, il programma Tv. Berlusconi mi mandava a prendere tutte le settimane con un aereo privato. Poi una decina di anni fa ho fatto un concerto a casa sua in Sardegna. Una bellissima serata. Tra l’altro fa dei gelati buonissimi. Con me c’era la mia band, tutta gente di sinistra, che alla fine non era più di sinistra. Stavano tutti lì con quei gelati e lo adoravano”.

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