Nella casa del “Grande Fratello Vip”, Raffaello Tonon si confida con Luca Onestini e parla a cuore aperto della sua […]
Nella casa del “Grande Fratello Vip”, Raffaello Tonon si confida con Luca Onestini e parla a cuore aperto della sua “famiglia disgraziata”.
“Con mio padre non ho nessun rapporto anche se vive ancora con mia madre – spiega – Ma io non parlo, non vedo e non sento. Noi non abbiamo nessuna forma di rapporto. In passato c’è stato ma per me è un capitolo della mia vita che è chiuso completamente. Per quanto mi riguarda lui è il marito di mia madre. Siamo stati una famiglia molto disgraziata con rapporti disgraziati partendo tutto da lui. Invece il rapporto che ho con mia madre è completamente diverso”.
“Io mia madre la stimo come donna, poi come madre dovremmo aprire un capitolo a parte – prosegue il “conte” – Con buona fede ha fatto i suoi errori. Lei è stimabilissima come donna. Lei in fondo è stata una ragazza madre, non economicamente perché i quattrini lui li ha sempre messi. Però mi ha cresciuto da sola. Io devo tanto di quello che sono a mia madre”.
“Mio padre ha avuto una famiglia perché si doveva avere una famiglia, doveva essere una caldaia a norma – aggiunge – Apparentemente. Poi la sostanza era diversa. Nel mio caso ho avuto la fortuna di avere una madre che ha saputo fare tutto. Se fossi rimasto solo con lui non so dove sarei finito. Una persona agghiacciante. Per lui non nutro alcun tipo di affetto, probabilmente nutro dei rancori perché lui si è posto sempre in una condizione che ha portato a scatenare del rancore, ma non certo affetto o delle mancanze anzi quando c’è stato ha fatto più danno che guadagno”.
“Poi non c’è niente da fare – conclude – Anche se tu non hai una famiglia propria, la tua famiglia diventi tu. Io dico sempre che la mia famiglia è nelle mie scarpe. Arrivi a un’età in cui anche se non hai una famiglia tua con quella di origine basta. Nel mio caso deve essere per forza così. Sono modi di vivere la vita diversi. Lei rimane mia madre, la stimo moltissimo ma è giusto che poi ognuno prenda la propria strada. Io sono una persona che ha dovuto prendere confidenza internamente con la sofferenza e la malinconia. Si arriva ad un punto in cui se anche avverti delle mancanze non stai bene ma vai avanti”.
