“Le Iene” sono ‘testimoni’ delle nozze di Michele Picone e Alessia Cinquegrana, due giovani di Aversa. Il loro non è un matrimonio qualunque. Alessia è la prima donna trans in Italia a sposarsi in Comune senza aver completato la transizione attraverso l’intervento chirurgico ai genitali. Lo Stato l’ha comunque riconosciuta come donna. La coppia ha detto sì dopo 11 anni di fidanzamento.
“Questa è propria una battaglia vinta perchè io mi sposo come ragazza trans – dice Alessia ai microfoni di Giulio Golia – La proposta di matrimonio è stata semplicissima ed è arrivata via Facebook. Io che sono esibizionista mi aspettavo di più”.
La sposa può contare sul sostegno della madre. Il padre ha rotto i rapporti con lei bollandola come la “vergogna di Aversa”. “Mi ha condannato prima il sangue, poi il popolo – spiega – Come poteva accettarmi il popolo, se il sangue mi aveva ripudiato? Soffro ancora. Mi criticheranno anche quando sarò nella bara. Chi ti condanna sono quelli che vanno con i trans. Quello che scrive il commento negativo è il più represso dei repressi”.
Giulio Golia assiste lo sposo durante i preparativi. La famiglia di Michele non c’è. “Sono solo, non accettano questa situazione”, svela.
Dopo il sì, sposi ed invitati si spostano in un locale di Napoli per i festeggiamenti. Ma non finisce qui. Perchè a luglio ci sarà il secondo round, a La Sonrisa, il castello de “Il Boss delle Cerimonie”. Il sogno di Alessia è infatti quello di indossare l’abito bianco e, in futuro, di adottare un bambino magari da un orfanotrofio.
La sposa lancia un appello: “Ai ragazzini di 15-16 anni che si sentono ragazzine dico ‘non abbiate paura’. E a chi non ci accetta….’Fatevene una ragione. Il vostro parere non ci interessa. Noi siamo figli di Dio'”.
