Mara Venier dipendente dalle cartomanti: "Mio marito mi ha salvata" - Perizona Magazine

Mara Venier dipendente dalle cartomanti: “Mio marito mi ha salvata”

Daniela Vitello

Mara Venier dipendente dalle cartomanti: “Mio marito mi ha salvata”

| 08/11/2015

In un’intervista a “Gente”, Mara Venier racconta un particolare inedito del suo passato. Impegnata nella promozione del suo primo romanzo “Amori della zia”, la conduttrice rivela di essere entrata ad un certo punto della sua vita in tunnel fatto di “maghe, cartomanti, sensitive, tarocchi e persino fondi di caffè“. “Ne ero praticamente dipendente – racconta – Volevo sapere sempre dell’amore, dell’uomo giusto, del futuro. Oggi posso dire che alcune di loro mi riempivano la testa di cavolate, ma in quei momenti di smarrimento paghi per farti alleggerire una pena che pesa sul tuo cuore. Lì per lì ti sollevi ascoltando cose che ti fanno piacere, poi però ripiombi nell’inquietudine, nel dubbio, e allora cerchi risposte altrove, da qualcun altro”.

“Ricordo quando, a un certo punto, andavo quasi ogni sera, dopo la mezzanotte, da una signora che consultava i tarocchi – prosegue – Viveva in una mansardina all’ultimo piano in Via Veneto, senza ascensore. In compenso aveva una numero infinito di gatti che io non amavo proprio, da qui è nato il soprannome ‘gattara’. E se le carte non mi davano le risposte che cercavo, allora anche i fondi di caffè letti da una signora che stazionava dal mio parrucchiere di allora potevano darmi suggestioni positive. Ci provavo in tutti i modi: mi sono avvicinata persino al Buddhismo e al Reiki per cercare di entrare in contatto con il mio mondo interiore e provare a sedare la mia ansia”.

“Mi tormentava una malinconia latente che mi porto dietro da quando ero bambina – spiega il giudice popolare di “Tu sì que vales” – In fondo all’anima celavo un malessere che mi faceva soffrire ogni volta che affiorava. Ero alla perenne ricerca di qualcosa. Volevo l’amore, non un amore. E se non ero felice in quello, ero distruttiva con tutto il resto. E scalpitavo inquieta in cerca di risposte”.

A salvarla da questa dipendenza è stato il marito Nicola Carraro. “Una cartomante, l’ultima, mi disse che avrei incontrato l’uomo della vita – svela Mara –  Ed entrò anche nel dettaglio, specificando che vedeva inoltre il mare, il sole, le isole, tanto da farmi convincere che il mio lui sarebbe stato un agente di viaggi […] Nicola? L’ho conosciuto nel 2000 e conquistata dalla sua grandezza, dalla bontà, dalla calma olimpica che butta acqua ancora adesso sulle mie vampate di fuoco e fiamme”.

“Nicola – conclude – mi ha salvata salvata da quella sensazione di incompletezza che mi portava a soffrire. Ha colmato il senso di vuoto,  di solitudine e mi ha restituito la voglia di credere al domani insieme. Avevamo voglia di costruire una vita comune. E lo volevamo esattamente allo stesso modo”.

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