In un’intervista a “Io Donna”, Ambra Angiolini racconta la fine della sua relazione con Francesco Renga dal quale ha avuto due figli, Leonardo, 9 anni, e Jolanda, 11. La loro storia, tra alti e bassi, andava avanti da 11 anni. Le prime avvisaglie di tempesta si ebbero nel 2011, quando l’ex stellina di “Non è La Rai” finì sui magazine di gossip insieme al figlio di Marco Bellocchio. Il colpo di grazia arriva lo scorso agosto quando il cantante viene paparazzato da “Chi” con una ragazza bionda.
Che qualcosa nella coppia non abbia funzionato, dopo fiumi d’inchiostro spesi sul loro legame, adesso lo ammette anche Ambra lasciando però un margine di speranza. “C’era una ferita sanguinante – rivela nell’intervista – e io ho deciso di prendere la medicina per curarla. Magari un distacco può rimettere a posto gli equilibri”. “Ci allontaniamo per salvare il nostro amore. Lo abbiamo deciso insieme – aggiunge – Non volevamo che tutto morisse senza che nemmeno ce ne accorgessimo, a forza di fingere che non stesse succedendo niente“.
“Non voglio essere rabbiosa né patetica – precisa- e vivo quello che sta succedendo come il più grande gesto d’amore che ci siamo regalati, forse il gesto più altruista che siamo stati in grado di fare dopo la nascita dei nostri figli”. I figli, per il momento, sono l’unico pensiero della Angiolini. Tutti e tre rimarranno a Brescia: “Per fortuna io e i miei figli viviamo in un contesto molto umano, dove io non sono “quella delle copertine” e dove esistono rispetto, buon gusto, dignità. E i bambini vengono lasciati in pace“.
E conclude: “Con Francesco ci parliamo, ma non sappiamo cosa dire (…) È inspiegabile anche per me. Però sono piena di amore per Francesco: un sentimento gigantesco nei confronti di un uomo al quale non sono più costretta a piacere. Un paio di anni fa, in un’epoca insospettabile, ho letto “L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore”, di Michela Marzano. Ho trovato una frase che mi ha ferito ma poi aiutato: “Se esisto solo nel riflesso del suo sguardo, cosa sono quando smette di guardarmi?”. Mi corrispondeva, purtroppo. È ora che io esista al di là dello sguardo di un uomo”.
