Ad un anno dalla liberazione, la 26enne ha ripreso in mano la sua vita
- La famiglia Romano ha lasciato la casa di Milano
- Ecco cosa fa oggi Silvia Aisha
- Chi è il coetaneo che ha sposato pochi mesi dopo il suo ritorno in Italia
Ad un anno di distanza dalla sua liberazione, Silvia Aisha Romano non abita più nella casa di Milano dove era tornata al suo rientro in Italia. Non ci abita più nemmeno la sua famiglia perché, come svela “La Stampa”, dopo le polemiche, gli insulti degli odiatori che non perdonano a Silvia la sua scelta di convertirsi all’Islam, la famiglia Romano ha deciso di ricominciare altrove, lontano dai riflettori.
Silvia Aisha (il nome scelto dopo la conversione che significa “viva”), racconta il quotidiano torinese, ha ripreso in mano la sua vita. Oggi ha 26 anni, vive in un paese alle porte di Milano, insegna lingue straniere in una scuola per adulti.
Il matrimonio con un amico di infanzia
Lo scorso 5 ottobre, alla presenza di pochi intimi e in gran segreto, la giovane ha sposato con rito islamico Paolo P., un amico di infanzia, suo coetaneo, che ha abbracciato la sua stessa fede.
Da piccoli Silvia e Paolo giocavano insieme, poi come spesso accade hanno preso strade diverse fino a ritrovarsi e ad innamorarsi dopo il ritorno a casa di lei. Chi li conosce, spiega “La Stampa”, parla di una “storia da favola su cui si potrebbe girare un film”.
Il rapimento di Silvia Romano
Silvia Romano è stata rapita da un commando armato a Chakama, in Kenya, la sera del 20 novembre 2018. La ragazza era arrivata nel villaggio una decina di giorni prima come volontaria per l’associazione Africa Miele.
Silvia è stata liberata il 9 maggio 2020 dopo diciotto mesi di prigionia in Somalia. Come riporta “La Stampa”, la 26enne sogna di tornare un giorno in Africa per aiutare i suoi amatissimi bambini. A frenarla è il pensiero che “sua madre morirebbe di paura”.
