Sanremo 2022, l'accusa choc di Adinolfi: "Droga dietro le quinte"

Sanremo 2022, l’accusa choc di Adinolfi: “Droga dietro le quinte”

Daniela Vitello

Sanremo 2022, l’accusa choc di Adinolfi: “Droga dietro le quinte”

| 04/02/2022
Sanremo 2022, l’accusa choc di Adinolfi: “Droga dietro le quinte”

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Il leader del Popolo della Famiglia scatenato

  • “La diffusione di droga è evidente guardando certe esibizioni”
  • Un deputato di FdI ha proposto un esame tossicologico per conduttore e artisti
  • Nei giorni scorsi, Adinolfi si era scagliato contro i vertici di Rai per l’affaire Achille Lauro

“Mi pare evidente che qualche tipo di sostanza stupefacente possa circolare dietro le quinte: basta vedere alcune esibizioni”. Così Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, ai microfoni del morning show “Diverso” in onda su Radio Roma a proposito della polemica sollevata dalle dichiarazioni del deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. Quest’ultimo, nella qualità di commissario di vigilanza Rai, ha proposto nelle scorse ore di introdurre un esame tossicologico per conduttori e artisti del “Festival di Sanremo”.

Mario Adinolfi (Foto da video)

“L’evidenza è sotto gli occhi di tutti: c’è diffusione di droga”

“Penso ci sia una qualche diffusione di sostanze – ha aggiunto Adinolfi – sembra esserci secondo me in qualche performance un evidente intervento delle sostanze. Purtroppo mi dispiace perché sono ragazzi giovani, giovanissimi, ma l’evidenza è sotto gli occhi di tutti: c’è sicuramente una diffusione della droga”.

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Amadeus (Foto da video)

“Drusilla avrebbe dovuto salutare il pubblico in abiti maschili”

Il leader del Popolo della Famiglia si è poi espresso su Drusilla Foer ai microfoni dell’Adnkronos. “Sono d’accordo con Vladimir Luxuria, il monologo di Drusilla meritava un orario più consono – ha dichiarato – E nella mia idea di un festival non monotematico e ideologico come quello proposto dalla Rai di quest’anno, avrei voluto che il pubblico di Sanremo e di tutta Italia avesse potuto rendere omaggio a Gianluca Gori che dà corpo e anima a Drusilla. La mia chiosa finale su Drusilla, insomma, è questa. Gianluca Gori avrebbe meritato almeno di poter salutare il pubblico svestendo i panni femminili. Obbligato a vestirli per campare, l’attore toscano meritava almeno un finale alla Dustin Hoffman in Tootsie. Sarebbe tutto stato più bello perché più vero”.

Drusilla Foer (Foto da video)

Adinolfi contro Achille Lauro: “Ha capito che il gioco funziona”

Nei giorni scorsi, Mario Adinolfi aveva tuonato contro Achille Lauro e la performance da lui proposta durante la prima serata con tanto di “battesimo” in diretta. “Lui ha capito che il gioco funziona, da anni fa performance oltraggiose nei confronti della Chiesa Cattolica sapendo che reagiranno e lui ne trarrà un lucro – aveva detto all’Adnkronos – Un gioco studiato, anche ormai un po’ stanco e senza voce. E’ semplicemente irritante, ripetuto, già visto, deteriore. Qui la cosa veramente grave è che se Achille Lauro avesse proposto uno schema del genere vestito col turbante per ricordare il profeta Maometto, o portando la kippah ebraica, i dirigenti della Rai lo avrebbero immediatamente fermato”.

Achille Lauro (Foto da video)

“La neo presidente seduta in prima fila non ha nulla da dire?”

“Non ce l’ho con Achille Lauro, lui fa marketing – aveva aggiunto – Il direttore di Rai 1 Coletta da anni gioca a questo gioco, ma ora diventa responsabilità dei nuovi vertici Rai, a cui chiedo conto. Il nuovo presidente, il nuovo amministratore delegato dove sono? La presidente era presente, seduta in prima fila all’Ariston, non ha nulla da dirci? Non ha nulla da dire a  sette milioni di cattolici praticanti che vanno a messa tutte le domeniche e a decine di milioni di battezzati che devono vedersi irridere il loro sacramento in modo così banale e sciatto, calata a ‘marchetta’ dentro la logica del marketing?”.

“Queste persone (i vertici della Rai, ndr.) che sono appena arrivate, magari possono spiegare al direttore Coletta che non si agisce contro coloro che rendono ancora possibile l’esistenza di un servizio pubblico radiotelevisivo pagandosi il canone in bolletta”, aveva concluso.

Pubblicato il 04/02/2022 14:34

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